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Cronaca
23 Gennaio 2025 - 18:54
Incendio all'ex piscina Sempione: degrado, illegalità e indifferenza istituzionale
La piscina Sempione, un tempo simbolo di sport e aggregazione a Torino, è oggi un luogo di degrado e pericolo. Nel pomeriggio di giovedì 23 gennaio, un incendio ha trasformato l’ex struttura, dichiarata inagibile dal 2022, in un palcoscenico di dramma urbano.
Una densa colonna di fumo nero, visibile da chilometri di distanza, ha allertato i cittadini e richiesto l’intervento immediato di vigili del fuoco, forze dell’ordine e personale sanitario. Da anni la struttura è abbandonata e occupata da tossicodipendenti e senza fissa dimora, diventando un epicentro di spaccio, prostituzione e altre attività illecite.
"Intorno alle 12 è divampato un incendio all’interno dell’ex piscina che ha causato un grosso fumo nero e ha allertato molti cittadini", hanno dichiarato il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, e la consigliera di Fratelli d’Italia, Verangela Marino, che da tempo denunciano la situazione.
Le loro parole riflettono una profonda frustrazione verso un’amministrazione comunale ritenuta indifferente e incapace di intervenire. “Troviamo assurdo che l’amministrazione continui a ignorare la situazione senza prendere provvedimenti concreti”, hanno aggiunto, chiedendo un presidio militare fisso per garantire la sicurezza fino all’abbattimento della struttura.
Anche l’assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, ha evidenziato come tutti gli appelli per salvare la piscina dal degrado siano caduti nel vuoto, nonostante la disponibilità della Regione a contribuire al recupero della struttura.
Ora l’abbattimento sembra inevitabile, ma il vero problema resta la sicurezza dell’area e la prevenzione di episodi simili in altre zone della città. L’incendio è solo l’ultimo segnale di una situazione fuori controllo che richiede interventi immediati e decisi per riportare legalità e dignità in un quartiere che merita di essere valorizzato.
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