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Cronaca
11 Gennaio 2025 - 20:04
La giostrina in fiamme
Una notte di silenzio, interrotto solo dal crepitio delle fiamme e dall’odore acre del legno bruciato. È così che Torino si è svegliata oggi, con una ferita nel cuore del quartiere Lingotto: la storica giostra del Parco Di Vittorio non c’è più. Ridotta in cenere, cancellata in pochi minuti da un incendio le cui cause sono ancora avvolte nel mistero. Le immagini di quella struttura bruciata, un tempo teatro di risate e giochi, lasciano spazio solo a un senso di vuoto e impotenza.
Era più di una semplice giostra. Per i bambini del quartiere, era il punto d’incontro, il rifugio sicuro dove il tempo scorreva tra sogni e capriole. Per i genitori, rappresentava una certezza: un luogo dove i loro figli potevano crescere spensierati, lontani dalle preoccupazioni. Oggi, quella certezza è andata in fumo.
Massimiliano Miano, presidente della Circoscrizione 8, non nasconde il suo sgomento: “Era un simbolo, un pezzo di storia del quartiere. Negli ultimi anni abbiamo investito tanto per rendere questo parco più sicuro e accogliente, e vedere questo scempio è devastante”. La voce tradisce una rabbia contenuta, un’amarezza che si mescola alla promessa di reagire: “Continueremo a lavorare con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei nostri territori”. Ma è una promessa che fatica a lenire il dolore di chi, oggi, guarda quel vuoto con gli occhi lucidi.
Le indagini sono in corso, e non si esclude che dietro l’incendio possa esserci la mano di vandali. Un’ipotesi che scuote profondamente la comunità: “Come si può fare una cosa del genere? Era per i bambini, per noi tutti”, racconta una residente che, come molti altri, si è recata al parco questa mattina per vedere cosa ne resta. Solo cenere, e i resti di una struttura ormai irriconoscibile.
Il Parco Di Vittorio è un simbolo di rinascita per il Lingotto. Negli ultimi anni, l’amministrazione aveva lavorato per restituirlo alla comunità: aree verdi curate, giochi nuovi, spazi più sicuri. La giostra stessa, rinnovata da poco, rappresentava il fiore all’occhiello di questi interventi. Eppure, in una notte, tutto è andato perso.
“Mio figlio veniva qui ogni domenica”, racconta una madre con gli occhi lucidi. “Non so come spiegargli che la sua giostra non c’è più”. È questo il dolore più grande: spiegare ai più piccoli che il loro luogo magico è stato distrutto. Eppure, proprio da loro, da quei bambini che non smettono di sognare, può partire una nuova speranza.
Il Lingotto è un quartiere che ha imparato a rialzarsi, a ricostruire. Questa non sarà la fine della giostra del Parco Di Vittorio. Sarà, semmai, il punto di partenza per una rinascita. Perché un simbolo non può essere distrutto dalle fiamme, e il sorriso di un bambino è più forte di qualsiasi atto di vandalismo.
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