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Cronaca

Fuga in Canavese: due ventenni speronano i carabinieri e finiscono in manette

Due ventenni sono stati fermati per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale alla vigilia di Capodanno

foto di repertorio

foto di repertorio

Due giovani ventenni, entrambi incensurati e residenti a Ciriè, sono stati arrestati dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di stupefacenti. L’episodio, che ha scosso la tranquilla cittadina del Torinese, si è verificato l'altro giorno nella periferica via Biaune.

Tutto è iniziato quando i due giovani, a bordo di un’automobile, hanno ignorato l’alt imposto da una pattuglia dei carabinieri durante un controllo stradale. Piuttosto che fermarsi, hanno tentato di dileguarsi, dando vita a un breve ma pericoloso inseguimento. La loro fuga è terminata quando, nel tentativo di seminare i militari, hanno speronato una gazzella dell’Arma.

Il gesto ha aggravato la loro posizione: dopo essere stati bloccati, i carabinieri li hanno sottoposti a perquisizione, scoprendo che i due nascondevano alcuni grammi di hashish e una somma di circa 2.000 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.

L’intervento è stato gestito con rapidità e professionalità dai carabinieri, evitando che l’inseguimento si trasformasse in un pericolo per i cittadini. 

Il Tenente Felice Meo, comandante della stazione dei carabinieri di Ciriè

I due giovani sono stati arrestati in flagranza di reato. Ora dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, per aver messo a rischio l’incolumità degli agenti, e di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un’accusa resa più grave dal possesso del denaro in contanti, considerato un possibile elemento probatorio.

L’episodio ha fatto scalpore nella cittadina, dove raramente si verificano fatti di cronaca così eclatanti. La comunità si interroga sulle motivazioni che abbiano spinto due giovani, incensurati e senza precedenti, a compiere un gesto così grave. “Non è qualcosa che ti aspetti in una cittadina tranquilla come la nostra”, ha commentato un residente.

L’episodio riporta l’attenzione sul problema della microcriminalità legata al consumo e allo spaccio di droga, un fenomeno che anche in realtà apparentemente serene come Ciriè trova terreno fertile. Le forze dell’ordine intensificano regolarmente i controlli per prevenire e contrastare queste attività, ma l’episodio dimostra che il problema richiede un approccio ancora più incisivo.

I due giovani, al momento, restano a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di convalida dell’arresto. Le indagini proseguiranno per determinare se i due fossero parte di un’organizzazione più ampia o se si trattasse di un caso isolato.

L’episodio mette in evidenza l’importanza di mantenere alta la guardia, anche in contesti apparentemente lontani dalle dinamiche criminali delle grandi città. A Ciriè, l’operazione dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse, ribadendo il valore del controllo capillare sul territorio.

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