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Cronaca
30 Dicembre 2024 - 16:41
Addio a Gian Paolo Ormezzano: l'ultimo saluto al decano del giornalismo sportivo italiano
Cosa rende un giornalista indimenticabile? Forse la sua capacità di raccontare storie che vanno oltre il semplice resoconto dei fatti, di trasmettere emozioni e di lasciare un segno indelebile nel cuore dei lettori. Questo è stato Gian Paolo Ormezzano, il decano del giornalismo sportivo italiano, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama mediatico del nostro Paese.
Torino, città che Ormezzano ha amato profondamente, ha reso omaggio al suo illustre cittadino con una cerimonia toccante nella chiesa di via Giacomo Medici. La chiesa era gremita di amici, colleghi e appassionati di sport, tutti riuniti per dare l'ultimo saluto a un uomo che ha dedicato la sua vita a raccontare lo sport con passione e competenza.
Don Ciotti, durante la funzione, ha ricordato più volte la grande passione di Ormezzano per il Torino, la squadra granata che ha sempre sostenuto con fervore. "Gli sport mi piacciono perché alla fine ci si abbraccia sempre", è stato uno dei motti di Ormezzano, citato durante la cerimonia, che racchiude la sua visione dello sport come strumento di unione e condivisione.
Gian Paolo Ormezzano non era solo un giornalista, ma un vero e proprio narratore di storie sportive. La sua carriera è stata caratterizzata da una profonda conoscenza dello sport e dei suoi protagonisti, unita a uno stile di scrittura chiaro e coinvolgente. Ha saputo raccontare le imprese sportive con un'attenzione ai dettagli e una capacità di analisi che lo hanno reso un punto di riferimento per generazioni di lettori e colleghi.
La sua passione per il Torino era nota a tutti, ma Ormezzano ha saputo mantenere un approccio equilibrato e obiettivo, promuovendo un giornalismo sportivo indipendente ed etico.
In un gesto che riflette la sua generosità e il suo impegno sociale, Ormezzano ha voluto lasciare un segno anche al di fuori dei confini italiani. Il quartiere di Maré, nel nord di Rio de Janeiro, ha ricevuto un dono in suo nome, un gesto simbolico che sottolinea l'importanza di utilizzare lo sport come strumento di inclusione e sviluppo sociale. Questo atto di solidarietà rappresenta un ulteriore esempio di come Ormezzano abbia sempre visto lo sport come un mezzo per migliorare la società e promuovere valori positivi.
La scomparsa di Gian Paolo Ormezzano lascia un'eredità che va oltre le parole scritte nei suoi articoli. La sua capacità di raccontare lo sport con passione e umanità ha ispirato molti giovani giornalisti a seguire le sue orme, mantenendo viva la sua visione di un giornalismo sportivo che non si limita a riportare i fatti, ma che cerca di cogliere l'essenza delle storie umane che si celano dietro le imprese sportive. La sua figura rimarrà un esempio di integrità e dedizione per tutti coloro che si avvicinano a questo mestiere con la stessa passione e lo stesso amore per lo sport.
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