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Falsi carabinieri tentano truffe telefoniche nel Basso Canavese: l'allerta dei sindaci e le raccomandazioni dell'Arma

Tentativi di truffa nel Basso Canavese: falsi carabinieri al telefono e un allarme prontamente diffuso dalle autorità locali

Falsi carabinieri

Falsi carabinieri tentano truffe telefoniche nel Basso Canavese: l'allerta dei sindaci e le raccomandazioni dell'Arma

"Siamo i carabinieri di Ivrea: dovete venire in caserma per un chiarimento sui vostri documenti." Questo il tenore delle telefonate ricevute nei giorni scorsi da alcuni cittadini di Caluso e Mazzè, un tentativo di truffa che fortunatamente non è andato a segno grazie alla prontezza della prima vittima, che ha immediatamente allertato i carabinieri di Caluso.

Il maresciallo capo Davide Trentini ha subito coinvolto i sindaci dei due comuni, che hanno diffuso avvisi sulle loro pagine istituzionali, invitando i cittadini a contattare il 112 qualora ricevessero chiamate sospette. L’obiettivo dei truffatori era chiaro: far uscire di casa le vittime per poi agire indisturbati nelle loro abitazioni.

Un modus operandi ricorrente

Non è la prima volta che i malviventi si spacciano per carabinieri per carpire la fiducia delle vittime. In alcuni casi, questi tentativi hanno portato anche a arresti, ma i truffatori continuano a sfruttare questa strategia. Le forze dell'ordine ricordano che i carabinieri si presentano a casa solo in situazioni specifiche e seguendo protocolli precisi. Qualora vi fosse un reale bisogno di chiarimenti, le convocazioni avvengono in caserma, previa comunicazione scritta ufficiale.

Per prevenire raggiri, i cittadini sono invitati a effettuare una chiamata di verifica alla caserma locale per accertarsi dell’autenticità della richiesta. Nel frattempo, i controlli dei carabinieri sono stati intensificati e, dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi, non si sono registrati nuovi episodi simili.

La truffa dei finti carabinieri

L’appello alla vigilanza

I sindaci di Caluso e Mazzè hanno sottolineato l'importanza di mantenere alta l'attenzione e di non abbassare mai la guardia. “È fondamentale fare rete con i vicini di casa, specialmente quando si ha conoscenza di persone anziane che vivono da sole,” hanno dichiarato.

L’appello si estende anche ai furti in abitazione, fenomeno che tende a crescere fisiologicamente in questo periodo dell’anno. Le forze dell’ordine raccomandano di adottare tutte le precauzioni possibili, come l’utilizzo di sistemi di allarme e la chiusura accurata di porte e finestre.

Il Basso Canavese, negli ultimi anni, è stato periodicamente interessato da ondate di reati predatori. Comuni come San Giusto, Mazzè, Volpiano, Caluso e Vische sono stati teatro di episodi che vanno dai furti in casa ai bancomat fatti saltare, fino alle truffe sempre più frequenti. La risposta delle amministrazioni locali non si è fatta attendere: in collaborazione con l'Arma dei carabinieri, sono stati organizzati incontri informativi per sensibilizzare la popolazione sui rischi e le misure di prevenzione.

Le forze dell’ordine ribadiscono che la prevenzione passa anche dalla collaborazione tra cittadini e istituzioni. Segnalare tempestivamente episodi sospetti, condividere informazioni e adottare comportamenti prudenti possono fare la differenza.

Mentre i controlli continuano, l’invito è chiaro: mai fidarsi di chiamate inaspettate che richiedano di lasciare la propria abitazione, e consultare sempre le autorità per verificare la veridicità delle richieste.

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