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Tolleranza zero: la battaglia contro i "venditori di morte" nelle periferie italiane

Barriera di Milano e San Salvario, quartieri sotto assedio: spaccio, violenza e la richiesta di un intervento deciso

Tolleranza zero

Tolleranza zero: la battaglia contro i pusher nelle periferie Italiane

La situazione nelle periferie italiane, e in particolare nel quartiere Barriera di Milano, sembra aver raggiunto un punto di non ritorno. Qui, la malavita ha preso il controllo, trasformando le strade in un teatro di guerriglia urbana. Spacciatori e venditori di crack, definiti ormai senza mezzi termini "venditori di morte", operano indisturbati, mentre i residenti assistono impotenti al degrado del loro quartiere.

Barriera di Milano, un tempo nota per le sue "strade belle e sicure", è oggi sinonimo di insicurezza e paura. I video di una donna coraggiosa, che ha documentato il degrado del quartiere, mostrano scene di risse, lanci di pietre per spegnere le telecamere, pestaggi e disperati che si bucano sui marciapiedi. Le auto devastate e le chiamate spesso inutili alle forze dell'ordine sono diventate parte della quotidianità. La determinazione e il pugno duro sembrano essere l'unica soluzione, ma ciò che i residenti ottengono è solo silenzio.

Anche la presenza dei militari, che inizialmente sembrava una soluzione contro la violenza, appare ora inefficace. I residenti li definiscono "belle statuine", poiché le regole d'ingaggio prevedono solo "osservazione" e non interventi diretti. Il prefetto difende questa scelta, sostenendo che i militari sono "di supporto alle pattuglie delle forze dell'ordine sul territorio". Tuttavia, chi vive nel degrado non comprende e si ribella, specialmente in zone dove lo spaccio è attivo 24 ore su 24.

La battaglia contro i pusher

Un'emergenza che non può più essere ignorata

Largo Giulio Cesare e le strade limitrofe, come via Volpiano, sono ormai invivibili. Ma la situazione non è migliore in certe notti a San Salvario. L'emergenza è evidente e il comitato per la sicurezza deve farsene carico. Anche il Comune ha il compito di vigilare con la polizia locale. È tempo di ricordare alla politica l'importanza del "vigile di quartiere" e alla polizia le retate di antica memoria. Al governo spetta la possibilità di cambiare le regole d'ingaggio dei militari, trasformandoli da semplici "osservatori" a pattuglie operative.

I residenti di questi quartieri chiedono a gran voce un intervento deciso. Continuare a subire abusi, spaccio, stupri e violenze è inaccettabile. La loro richiesta è chiara: tolleranza zero contro i pusher e un impegno concreto da parte delle istituzioni per restituire sicurezza e dignità a queste aree. La lotta contro la malavita non può più essere rimandata, e la politica deve rispondere con azioni concrete e tempestive.

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