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Lutto
14 Dicembre 2024 - 20:33
I soccorsi a Lidia Blatto sono stati purtroppo vani
La comunità di Rondissone è ancora sotto shock per l’improvvisa scomparsa di Lidia Blatto, 63 anni, stroncata da un malore mentre lavorava nella ricevitoria-edicola di via XX Settembre 66 nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 13 dicembre.
Una figura che, nel corso della sua vita, è stata molto più di una semplice commerciante: Lidia era un simbolo di cortesia, dedizione e generosità, un punto di riferimento per almeno due generazioni di rondissonesi.
Conosciuta per il suo sorriso e la sua capacità di mettere chiunque a proprio agio, Lidia aveva dedicato la sua vita al commercio, un mestiere che per lei era passione e vocazione. Prima al fianco del marito Bruno Daniele, con la storica macelleria all’angolo tra via XX Settembre e via Pietro Micca, e poi a supporto del figlio Claudio, nella gestione della tabaccheria edicola e cartoleria di famiglia. Anche le sue figlie, Marina ed Elena, hanno seguito le sue orme, continuando la tradizione commerciale nella vicina Saronsella, a San Sebastiano da Po.
Oltre al lavoro, Lidia era il cuore pulsante di Rondissone: volontaria instancabile, aveva offerto il suo tempo e la sua energia per la Pro Loco, l’AVIS e le tante iniziative che negli anni hanno animato il paese. Era impossibile non notarla durante il palio delle contrade, i carnevali – «quelli belli, con i carri che girano per le vie», amava ricordare – e altre manifestazioni che, grazie al suo entusiasmo, hanno lasciato ricordi indelebili nei rondissonesi.
L’ex sindaco di Rondissone, Franco Lomater, ricorda così Lidia: «Una donna unica, sempre sorridente, sempre pronta a darsi da fare per gli altri. Ha saputo trasmettere gioia, ma anche quella forza che serve per affrontare le difficoltà della vita. La sua assenza lascerà un vuoto enorme».
Lidia era anche una nonna orgogliosa, un ruolo che viveva con l’entusiasmo di chi trova gioia nelle piccole cose e nei legami autentici. Raccontava spesso dei suoi nipoti ai clienti della tabaccheria, molti dei quali, nel tempo, erano diventati amici. Quel suo viso sorridente, capace di illuminare una giornata, è il ricordo che oggi resta scolpito nel cuore di tutti.
Il paese si stringe attorno alla famiglia, in un abbraccio carico di affetto e riconoscenza.
Ciao, Lidia, grazie per averci donato il tuo sorriso e il tuo esempio di vita. Rondissone non ti dimenticherà.
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