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Cronaca
14 Dicembre 2024 - 07:57
Bruno Bargetto aveva 71 anni. Era un odontotecnico in pensione
L’intera comunità di Castellamonte è sotto choc per la tragedia che si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 13 dicembre. Un dramma familiare, quello che ha visto protagonisti Bruno Bargetto, 71 anni, e sua moglie Mariangela Milani, detta affettuosamente “Tiziana”, 70 anni, che si è concluso con un gesto estremo: il marito ha sparato alla donna, affetta dal morbo di Alzheimer in fase avanzata, per poi togliersi la vita.
La coppia, da tempo residente in una villetta di Canton Talentino, era conosciuta e benvoluta da tutti. Lui, odontotecnico in pensione, era uno stimato professionista che aveva lavorato a lungo a Castellamonte e nei paesi vicini; lei, personal trainer, aveva gestito palestre prima in paese e poi a Ozegna. Entrambi in pensione, vivevano gli ultimi anni affrontando insieme il peso di una malattia che aveva segnato profondamente la loro quotidianità.
Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, Bruno avrebbe agito con freddezza, sparando alla moglie mentre questa dormiva nel letto e poi rivolgendosi l’arma contro. La pistola, regolarmente detenuta, è stata sequestrata. Sul posto, i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di entrambi. L’allarme era scattato quando alcuni familiari, preoccupati per la mancanza di risposte da parte della coppia, avevano avvisato i soccorsi.
Il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, ha espresso il dolore dell’intera comunità: «Erano due persone per bene, benvolute da tutti. Lui era un odontotecnico stimato, lei aveva lavorato per anni in palestra. Li ricordo sempre sorridenti. È una tragedia che ci lascia senza parole».
Anche i vicini di casa sono sconvolti. «Erano una coppia meravigliosa e molto unita», raccontano. «Lui si prendeva cura di lei con amore e dedizione, ma non si lamentava mai del peggioramento della malattia». Nulla, almeno in apparenza, lasciava presagire un epilogo tanto drammatico.
L'indagine è stata affidata ai carabinieri di Ivrea
I carabinieri di Ivrea, coordinati dal capitano Manuel Grasso, stanno lavorando per ricostruire i dettagli di una vicenda che appare come un dramma della disperazione. La malattia di Tiziana, associata alla depressione latente del marito, potrebbe aver giocato un ruolo cruciale nel tragico epilogo.
Bruno e Tiziana lasciano due figli, che non vivevano più con loro ma erano comunque molto presenti nella loro vita. Ora, a Castellamonte, si respira un clima di dolore collettivo. Una tragedia che scuote l’intera comunità, incapace di accettare che due persone così amate e stimate abbiano vissuto in solitudine un dolore tanto grande.
«La nostra è una comunità piccola, dove tutti si conoscono e si rispettano. È difficile accettare una tragedia del genere», ha concluso il sindaco Mazza.
Gli accertamenti continueranno nei prossimi giorni, ma la procura di Ivrea sembra destinata ad archiviare il caso, vista la chiara dinamica dell’omicidio-suicidio.
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