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05 Dicembre 2024 - 11:26
Stalking condominiale: arrestato 51enne per due anni di terrore
In un tranquillo condominio di Rivoli, la serenità è stata spezzata da una vicenda che ha dell'incredibile. Un uomo di 51 anni è stato arrestato dai carabinieri per stalking, dopo due anni di continue persecuzioni nei confronti di una giovane donna e di altri residenti. Questo caso, che ha visto l'uomo denunciato una decina di volte, ha portato alla luce una situazione di terrore che ha coinvolto l'intero stabile.
La storia inizia quando una 30enne decide di acquistare un appartamento nel condominio di Rivoli, ignara del fatto che il suo sogno di vivere da sola si sarebbe trasformato in un incubo. Sin dai primi giorni, la donna si è trovata a dover affrontare le attenzioni indesiderate del vicino 51enne. Appostamenti, mazzi di fiori lasciati davanti alla porta, croci incise sul legno: gesti che, sebbene possano sembrare innocui, hanno assunto un significato inquietante nel contesto di una persecuzione continua.
Non solo la giovane donna è stata vittima di questo comportamento ossessivo. Anche un'altra vicina di casa ha subito le stesse attenzioni indesiderate, con urla e rumori molesti che disturbavano la quiete notturna. L'intero condominio è stato coinvolto, con i residenti costretti a rivolgersi ai carabinieri di Rivoli per denunciare i continui disagi. L'uomo, infatti, era solito prendere l'ascensore più volte durante la notte, urlando e sbattendo le porte, rendendo impossibile il riposo per chiunque abitasse nello stabile.
Un incubo condominiale a Rivoli
Nonostante le numerose denunce e l'ammonimento del questore a ottobre, il 51enne ha continuato imperterrito nella sua condotta. Era stato imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una misura che avrebbe dovuto limitare i suoi movimenti, ma che è stata violata più volte. I carabinieri di Rivoli, dopo aver accertato queste violazioni, hanno deciso di intervenire con l'arresto, ponendo fine a due anni di terrore per i residenti del condominio.
La 30enne, esasperata dalla situazione, ha deciso di installare delle videocamere per monitorare i movimenti davanti alla sua porta. Un tentativo di proteggersi e raccogliere prove contro il suo persecutore. Questa scelta, sebbene estrema, si è rivelata fondamentale per documentare le azioni dell'uomo e supportare le denunce presentate ai carabinieri.
Questa vicenda solleva importanti interrogativi sulla sicurezza nei contesti condominiali e sull'efficacia delle misure legali in casi di stalking. Come è possibile che un comportamento così invasivo e prolungato nel tempo non sia stato fermato prima? Quali strumenti possono essere messi in campo per proteggere le vittime e garantire la loro serenità?
L'arresto del 51enne rappresenta un segnale forte da parte delle autorità, che hanno dimostrato di voler tutelare i cittadini e garantire la loro sicurezza. Tuttavia, resta il rammarico per il tempo trascorso prima di giungere a una soluzione definitiva. La speranza è che questo caso possa servire da monito e spingere verso un miglioramento delle procedure di intervento in situazioni simili.
Per la 30enne e gli altri residenti del condominio, l'arresto dell'uomo rappresenta una liberazione, ma anche l'inizio di un percorso di ricostruzione della propria serenità. La paura e l'ansia accumulate in questi due anni non svaniranno facilmente, ma la comunità di Rivoli si è dimostrata unita e pronta a supportare le vittime in questo difficile cammino.
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