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Cronaca

Tragedia al Luna Park e il tagadà killer: ancora troppe domande senza risposta sulla sicurezza

Il caso della giostra fatale a Galliate: quattro imputati per omicidio colposo, prossima udienza il 18 dicembre.

Tragedia al Luna Park

Tragedia al Luna Park e il tagadà killer: ancora troppe domande senza risposta sulla sicurezza

Galliate è diventata il palcoscenico di un dramma che ha scosso profondamente la comunità locale e oltre. Il 12 marzo 2022, una giornata di svago e divertimento si è trasformata in tragedia con la morte della quindicenne Ludovica Visciglia, vittima di un incidente su una giostra. A distanza di due anni e mezzo, il processo per omicidio colposo è in pieno svolgimento presso il tribunale di Novara, con quattro imputati sul banco degli accusati.

La giostra incriminata, un tagadà, era stata installata nella piazza principale di Galliate, circondata da alberi che, secondo l'accusa, rappresentavano un pericolo evidente. Già poche ore prima della tragedia, un altro incidente aveva coinvolto una giovane, che aveva riportato un trauma al braccio dopo aver urtato uno degli alberi. Questo episodio, con una prognosi di dieci giorni, avrebbe dovuto essere un campanello d'allarme, un segnale inequivocabile che qualcosa non andava.

Sul banco degli imputati siedono Luca Massimiliano Ferri, proprietario della giostra, Claudiano Di Caprio, all'epoca sindaco di Galliate, Angelo Falcone, comandante della polizia locale, e Graziano Minero, ingegnere biellese responsabile dei collaudi. Tutti sono accusati di omicidio colposo, un'accusa grave che riflette la presunta negligenza nella gestione e nel controllo della sicurezza dell'attrazione.

Un quinto imputato, l'ingegner Dario Allegretti, ha già patteggiato una pena di un anno a gennaio, mentre il figlio del giostraio, che era al comando del tagadà al momento dell'incidente, ha ottenuto la messa alla prova. La prossima udienza è fissata per il 18 dicembre, un appuntamento cruciale per il proseguimento del processo.

Tragedia al parco giochi

Le testimonianze e le prove

Durante l'ultima udienza, i carabinieri che hanno condotto i rilievi hanno confermato alcuni elementi chiave dell'accusa: la giostra non avrebbe dovuto essere posizionata in quel punto. Le testimonianze raccolte dipingono un quadro di negligenza e mancanza di attenzione alle norme di sicurezza, un quadro che, se confermato, potrebbe avere conseguenze legali significative per gli imputati.

Questo tragico evento solleva interrogativi importanti sulla sicurezza delle attrazioni nei luna park e sulla responsabilità delle autorità locali nel garantire che tali eventi si svolgano in condizioni di sicurezza. È lecito chiedersi se la tragedia di Ludovica Visciglia avrebbe potuto essere evitata con una maggiore attenzione e un controllo più rigoroso. La comunità di Galliate e l'intero paese attendono con ansia l'esito del processo, sperando che venga fatta giustizia per Ludovica e che simili tragedie possano essere prevenute in futuro.

Il caso di Galliate rappresenta un monito per tutti coloro che sono coinvolti nell'organizzazione di eventi pubblici. La sicurezza deve essere sempre la priorità assoluta, e ogni potenziale rischio deve essere valutato e mitigato con la massima serietà. La morte di Ludovica Visciglia è un tragico promemoria delle conseguenze devastanti che possono derivare dalla negligenza e dalla mancanza di attenzione ai dettagli.

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