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Cronaca

Chiodi sull'asfalto: fuga criminale e disagi sulla statale 460

Decine di automobilisti intrappolati tra Lombardore e Rivarolo Canavese: la fuga dei malviventi trasforma una notte qualunque in un incubo ad alta tensione

Chiodi sull'asfalto: fuga criminale e disagi sulla statale 460

Una scena che sembra tratta da un film d’azione, e invece è la realtà cruda e adrenalinica di quanto accaduto nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 novembre 2024 sulla statale 460, tra Lombardore e la frazione Mastri di Rivarolo Canavese. Una notte di disagi, emergenze e interventi delle forze dell’ordine che ha lasciato il segno su decine di automobilisti.

Tutto è iniziato poco prima della mezzanotte, quando numerosi veicoli si sono trovati con le gomme distrutte da chiodi affilati sparsi sull’asfalto.

Non si trattava di una semplice disattenzione: quei chiodi, a più punte e posizionati strategicamente, sono stati lanciati probabilmente per agevolare la fuga di una banda di malviventi, intercettata poco dopo dai carabinieri a Lombardore.

Tra i mezzi colpiti dall'improvvisa "trappola stradale" c'era anche una gazzella dell'Arma, segno che l’obiettivo potrebbe essere stato proprio rallentare l’intervento delle forze dell’ordine.

chiodi sull'asfalto

L’emergenza ha coinvolto almeno una dozzina di mezzi rimasti in panne sulla 460, provocando disagi e blocchi per diverse ore. Gli automobilisti, sorpresi dall’insolita e pericolosa situazione, hanno trovato supporto nei carabinieri di Rivarolo Canavese, intervenuti non solo per rimuovere i chiodi, ma anche per assistere chi si era fermato lungo la strada buia e pericolosa. Il traffico, già compromesso, ha subito ulteriori rallentamenti fino alla completa messa in sicurezza del tratto stradale.

Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, i chiodi sarebbero stati lanciati da un veicolo in corsa, intercettato poco dopo dai militari a Lombardore.

A bordo del mezzo, stando alle ipotesi degli investigatori, vi sarebbero stati malviventi in procinto di compiere furti nella zona. Tuttavia, la loro fuga e i dettagli del tentato reato sono ancora al vaglio degli inquirenti, con le indagini coordinate dalle compagnie dei carabinieri di Ivrea e Venaria.

La notte di tensione era iniziata già qualche ora prima, quando una segnalazione aveva allertato i carabinieri su un’auto che procedeva zigzagando pericolosamente sulla stessa statale 460. La vettura è stata fermata dagli uomini dell’Arma di Cuorgnè alle porte di Rivarolo Canavese. Dopo i controlli del caso, si è scoperto che l’automobilista non era coinvolto nell’episodio dei chiodi, sebbene il comportamento erratico del conducente avesse inizialmente destato sospetti.

Gli investigatori stanno ora cercando di capire se i chiodi siano stati gettati in strada come parte di un piano criminale più ampio o semplicemente come stratagemma per sfuggire a un controllo improvviso.

L’ipotesi di un furto sventato non è esclusa, anche se al momento mancano conferme su eventuali colpi tentati o messi a segno nella notte.

La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale e sulla vulnerabilità delle arterie principali del Canavese, come la statale 460, spesso teatro di episodi che mettono a rischio chi vi transita.

Gli automobilisti coinvolti hanno denunciato il pericolo corso, sottolineando l'urgenza di maggiori controlli e una sorveglianza più capillare. Intanto, la strada è tornata alla normalità solo alle prime luci dell’alba, ma resta alta l’attenzione sulla zona. I carabinieri, impegnati a ricostruire l’accaduto, promettono di fare piena luce su una notte che, per molti, resterà a lungo nella memoria come simbolo di disordine e paura.

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