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Cronaca

Dà di matto in Pronto Soccorso a Chivasso: aggredisce un'infermiera e un carabiniere

L'uomo era stato portato dalle forze dell'ordine dopo una discussione in piazzale Libertini con un gruppo di ragazzi

Chivasso

L'aggressione in Pronto Soccorso a Chivasso

Nella notte tra sabato e domenica, Chivasso è stata teatro di un grave episodio di violenza che ha coinvolto sia le forze dell'ordine sia il personale sanitario. Alessandro Marongiu, 29 anni, residente a Castagneto Po, è stato arrestato con l'accusa di minacce a pubblico ufficiale e lesioni personali. L'incidente è iniziato intorno alle 3 del mattino, quando Marongiu ha disturbato un gruppo di giovani riuniti in piazzale Libertini, rendendo necessario l'intervento dei carabinieri.

All'arrivo dei militari, l'uomo ha reagito con violenza, colpendo con calci l'auto di servizio della stazione di Montanaro, intervenuta in supporto del nucleo radiomobile. Successivamente, condotto al pronto soccorso dell'ospedale di Chivasso, Marongiu ha aggredito un carabiniere e un'infermiera che tentava di prestargli assistenza. Il militare ha riportato ferite giudicate guaribili in cinque giorni. Dopo l'arresto, Marongiu è comparso davanti al giudice per l'udienza di convalida presso il tribunale di Ivrea, dove gli sono stati concessi gli arresti domiciliari.

Giuseppe Summa, rappresentante del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche

Questo episodio riaccende i riflettori sulle aggressioni al personale sanitario, un fenomeno in preoccupante crescita. Giuseppe Summa, rappresentante del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha dichiarato:

"Sappiamo benissimo che il fenomeno è su scala nazionale, ma nella nostra Azienda i dati sono più alti della media. Ciò è anche dovuto al fatto che questo direttore Generale ha sottovalutato il problema. Siamo ancora in attesa dei tavoli annunciati e degli interventi promessi."

Purtroppo, casi simili si stanno moltiplicando in tutto il Paese. Recentemente, a Foggia, una cinquantina di persone ha assalito il personale medico dell'ospedale Riuniti dopo il decesso di una giovane paziente, costringendo i medici a barricarsi in una stanza per sfuggire alla violenza.

In un altro episodio, a Pescara, un paziente ha aggredito fisicamente un'infermiera del pronto soccorso, evidenziando ulteriormente la vulnerabilità degli operatori sanitari.

Questi eventi sottolineano l'urgenza di adottare misure efficaci per proteggere chi opera nel settore sanitario, garantendo loro un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso.

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