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Cronaca
19 Novembre 2024 - 09:24
"Sembrava un attentato": esplosione in una palazzina, panico tra i residenti
Un boato assordante ha svegliato gli abitanti di Torino, precisamente nel quartiere Barriera di Milano. L'esplosione, avvenuta in un appartamento di una palazzina di tre piani in corso Giulio Cesare, ha fatto tremare le finestre e i cuori dei residenti. "Sembrava un attentato", raccontano i testimoni, ancora scossi dall'accaduto. Fortunatamente, non ci sono state vittime, ma quattro persone sono rimaste ferite e trasportate d'urgenza negli ospedali CTO e San Giovanni Bosco.
Il rumore dell'esplosione è stato avvertito a chilometri di distanza, un suono che ha fatto pensare inizialmente a un terremoto. Johnny Frasciello, residente nel palazzo al civico 102, descrive quei momenti di terrore: "Quando abbiamo sentito lo scoppio, pensavamo a un terremoto. Poi ci siamo affacciati e abbiamo visto la finestra sull'albero". La deflagrazione ha causato il distacco di una finestra, che è finita su un albero di fronte, e il crollo di parte del balcone.
Le prime indagini suggeriscono che la causa dell'esplosione sia stata una fuga di gas, probabilmente innescata dai lavori di ristrutturazione in corso nell'appartamento. La famiglia che vi risiede, originaria del Centrafrica, aveva acquistato l'immobile circa un anno fa e stava eseguendo delle opere di ammodernamento. "Io e mia moglie sentivamo sempre il trapano, l’abbiamo sentito fino a poco prima dell’esplosione", aggiunge Frasciello, suggerendo che i lavori potrebbero aver compromesso l'impianto del gas.
Auto danneggiata da forte esplosione
Immediatamente dopo l'esplosione, i vigili del fuoco sono intervenuti per domare le fiamme, mentre carabinieri e polizia hanno messo in sicurezza l'area. La Croce Verde e la Croce Rossa hanno soccorso i feriti, due dei quali sono stati trasportati in codice giallo al CTO con ustioni sul 3 e 4 per cento del corpo. Altri due feriti, meno gravi, sono stati portati al San Giovanni Bosco. Michele Perrucci, che si trovava nella sua auto danneggiata dall'esplosione, racconta: "Subito ho pensato a un attentato. Poi ho realizzato che era un incendio".
Il palazzo di corso Giulio Cesare non è nuovo a problemi legati alla sicurezza. Due mesi fa, la polizia municipale aveva effettuato un sopralluogo a causa della presenza di bombole del gas negli appartamenti e nel cortile interno. "Questo condominio è una bomba a orologeria", è il commento che circola tra gli inquilini, consapevoli del rischio che corrono quotidianamente. Le indagini dovranno stabilire se la presenza delle bombole abbia contribuito all'incidente.
L'esplosione ha lasciato il quartiere Barriera di Milano in uno stato di shock. Leonardo Covello, un altro residente, ricorda: "Sono uscito in pigiama e ciabatte, quando ho sentito il botto non ho pensato a vestirmi". Giuseppe Romano, che passava di lì per caso, ha vissuto attimi di puro terrore: "Stavo andando a trovare un mio amico, quando ho sentito il boato sono uscito subito. Mi sono spaventato a morte".
Mentre le autorità continuano a indagare sulle cause esatte dell'esplosione, la comunità si interroga su come prevenire simili tragedie in futuro. La sicurezza degli edifici e la gestione delle infrastrutture del gas diventano temi di urgente attualità, richiedendo risposte rapide e soluzioni efficaci per evitare che il dramma si ripeta.
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