AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
14 Novembre 2024 - 10:57
Droga nella riserva naturale: Carabinieri scoprono campi di spaccio in zona protetta
Nella riserva regionale della Valsarmassa, un'area boschiva protetta di 200 ettari che si estende tra i comuni di Incisa Scapaccino, Vaglio Serra e Vinchio, si celava un oscuro segreto. Due campi attrezzati da spacciatori di droga, dove ogni tipo di stupefacente veniva venduto ai clienti, sono stati scoperti dai Carabinieri. L'operazione, guidata dal Comando Compagnia Carabinieri di Canelli, ha visto la partecipazione di 35 militari, supportati da un elicottero del 1° Nucleo Elicotteri di Volpiano, che ha sorvolato la zona per garantire la copertura aerea necessaria.
L'intervento, avvenuto il 14 novembre 2024, ha richiesto un'accurata pianificazione e il coinvolgimento di diverse unità specializzate. Oltre ai Carabinieri di Canelli, hanno partecipato i colleghi della Compagnia Carabinieri di Asti, i militari di una squadra di intervento operativo del 1° Reggimento Carabinieri Piemonte e un'unità antidroga del Nucleo Cinofili di Volpiano. La sinergia tra le diverse forze in campo ha permesso di smantellare una rete di spaccio che operava indisturbata in un'area protetta, sfruttando la fitta vegetazione come copertura naturale.
Gli spacciatori avevano creato delle vere e proprie basi logistiche all'interno della riserva. Qui, attendevano gli acquirenti in tende attrezzate con rudimentali impianti di illuminazione, costruiti con batterie di automobili, e strumenti altrettanto rudimentali per il riscaldamento.
Operazione antidroga nella riserva naturale
Sedie e altri oggetti di fortuna completavano l'allestimento di questi campi, che si presentavano come un rifugio temporaneo ma ben organizzato. La scoperta di rifiuti di ogni genere ha richiesto l'intervento del comune di Incisa Scapaccino per lo smaltimento, evidenziando l'impatto ambientale di queste attività illecite.
Oltre alle strutture fisiche, i Carabinieri hanno rinvenuto nei boschi telefoni utilizzati dagli spacciatori per comunicare con i consumatori della zona e con i complici che fornivano la droga da smerciare. Questi dispositivi, spesso considerati strumenti di connessione e progresso, si sono rivelati alleati preziosi per il crimine, permettendo agli spacciatori di coordinare le loro attività senza destare sospetti. La tecnologia, in questo contesto, diventa un'arma a doppio taglio, capace di facilitare tanto le indagini quanto le attività illecite.
L'operazione nella riserva della Valsarmassa rappresenta un importante successo per le forze dell'ordine, che hanno dimostrato ancora una volta la loro capacità di intervenire efficacemente in situazioni complesse. La collaborazione tra diverse unità e l'uso di tecnologie avanzate, come il supporto aereo, hanno giocato un ruolo cruciale nel garantire l'esito positivo dell'intervento. Tuttavia, la scoperta di questi campi di spaccio solleva interrogativi sulla sicurezza delle aree protette e sulla necessità di vigilanza continua per prevenire il ripetersi di simili episodi.
La vicenda della Valsarmassa è un monito per le comunità locali e le istituzioni, chiamate a collaborare per preservare la sicurezza e l'integrità delle aree naturali. La protezione dell'ambiente e la lotta al crimine devono procedere di pari passo, in un'ottica di sostenibilità e rispetto delle leggi. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile garantire che le riserve naturali rimangano luoghi di bellezza e tranquillità, lontani dalle ombre del crimine.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.