Giovedì 14 novembre 2024 sull'autostrada A5 Torino-Aosta, nei pressi dello svincolo di San Giorgio Canavese, un incidente ha infranto la tranquillità di una mattina autunnale. Un gruppo di cinghiali, inaspettatamente apparso in carreggiata, è stato investito da una Fiat Punto in transito. L'impatto, avvenuto in pochi istanti, è stato fatale per due cuccioli, che hanno perso la vita sul colpo. Fortunatamente, il conducente del veicolo è rimasto illeso e ha mantenuto la prontezza di spirito necessaria per guidare fino alla prima piazzola di sosta disponibile, dove ha potuto fermarsi e chiedere aiuto, consentendo un rapido intervento delle autorità.
L'incidente ha richiesto l’intervento immediato dei veterinari dell’ASL TO4, degli agenti della Polizia Stradale di Torino-Settimo e degli ausiliari di Ativa, incaricati della gestione del traffico. Nonostante la gravità della situazione, che poteva facilmente degenerare in un blocco della circolazione, non è stata necessaria la chiusura dell’autostrada. Gli ausiliari, insieme alla Polizia Stradale, hanno lavorato con efficienza per limitare l’impatto dell’evento sulla viabilità: i corpi dei due cuccioli sono stati coperti con teli e spostati a bordo carreggiata per evitare rischi agli automobilisti in transito. Il veicolo incidentato, fermo nella piazzola di sosta, non ha creato ulteriori ostacoli alla circolazione.
Questo episodio riaccende l'attenzione su un problema già noto e complesso: la presenza della fauna selvatica sulle strade, una questione che da anni solleva dibattiti e preoccupazioni per la sicurezza di automobilisti e animali. Il transito di animali selvatici su strade ad alta percorrenza rappresenta un rischio significativo, soprattutto sulle autostrade, dove la velocità elevata dei veicoli amplifica le conseguenze di questi scontri. Il fenomeno, che può essere dovuto a fattori come la ricerca di cibo e i cambiamenti ambientali che spingono gli animali a muoversi su terreni per loro inusuali, è un tema che continua a richiedere soluzioni urgenti ed efficaci.

Intervento della polizia.
Misure preventive e gestione della fauna selvatica
Tra le misure proposte per prevenire questi episodi vi sono l'installazione di barriere più alte e resistenti lungo le autostrade, l'uso di dispositivi acustici progettati per allontanare gli animali dalla carreggiata e la creazione di corridoi ecologici per permettere alla fauna di attraversare in sicurezza. Tuttavia, questi interventi richiedono risorse significative e una pianificazione dettagliata per garantire che le soluzioni siano realmente efficaci e sostenibili. Investire nella sicurezza degli automobilisti e nella protezione degli animali è un compito che coinvolge enti gestori e istituzioni, richiedendo una visione comune e lungimirante.
L’incidente di San Giorgio Canavese invita a una riflessione più ampia. La gestione della fauna selvatica in prossimità delle strade non può più essere una questione marginale: occorre un impegno congiunto da parte delle istituzioni, degli enti autostradali e degli automobilisti per garantire una maggiore sicurezza. È essenziale sensibilizzare chi percorre le autostrade sull’importanza di mantenere alta l’attenzione, in particolare in aree note per la presenza di fauna selvatica. Il rispetto dei limiti di velocità e una guida responsabile sono aspetti cruciali per minimizzare i rischi di collisioni con gli animali, ma resta fondamentale un’azione preventiva sul piano strutturale.
In definitiva, la sicurezza sulle strade rappresenta una responsabilità condivisa che non può essere lasciata al caso. Gli episodi come quello accaduto sull’A5 richiamano tutti a un’attenzione maggiore, sia nella progettazione e manutenzione delle infrastrutture stradali, sia nella consapevolezza dei rischi. La vita degli animali e la sicurezza degli automobilisti sono beni preziosi che meritano una protezione concreta, e l’incidente di San Giorgio Canavese ci ricorda che la prevenzione è la strada più efficace per evitare che tragedie simili si ripetano.