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Cronaca

Incendio e terrore a Chivasso: madre tenta di dare fuoco alla famiglia in un dramma da brivido

Una donna con problemi psichiatrici incendia la casa della figlia e del genero a Chivasso, scatenando paura e incertezza.

Tragedia Sventata a Chivasso

Incendio e terrore a Chivasso: madre tenta di dare fuoco alla famiglia in un dramma da brivido

Tra il 10 e l'11 novembre 2024, la cittadina di Chivasso è stata teatro di un dramma che ha messo a dura prova la serenità di una famiglia e scosso profondamente la comunità locale. Una donna, affetta da gravi problemi psichiatrici, ha dato fuoco alla stanza da letto della figlia e del genero, per poi tentare di togliersi la vita appiccando un secondo incendio nella propria camera. Un gesto estremo, che ha lasciato non solo pareti annerite e materassi bruciati, ma soprattutto una ferita emotiva nelle vite dei coinvolti.

L'episodio si è svolto in un casolare, dove la donna, da pochi mesi trasferitasi nella casa della figlia 25enne e del suo compagno di 53 anni, ha dato inizio a un’escalation di eventi drammatici. Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe utilizzato dei fiammiferi per appiccare il fuoco all’ingresso della stanza del genero. Quest’ultimo, svegliatosi di soprassalto, ha cercato di domare le fiamme mentre la figlia, assente per lavoro, veniva avvisata telefonicamente dell'incendio.

Il tempestivo intervento dell’ex marito della donna ha evitato il peggio: accorso al casolare, è riuscito a spegnere le fiamme, riportando lievi ustioni. Tuttavia, la madre si era già barricata nella propria camera, dove ha tentato di appiccare nuovamente il fuoco. Fortunatamente, è stata salvata prima che il secondo incendio avesse conseguenze letali.

Un quadro familiare segnato dalla paura e dalla precarietà

Nonostante l'assenza di denunce formali, il terrore della coppia è palpabile. "I miei assistiti non si sentono più sicuri a casa loro", ha dichiarato l’avvocato Gianpaolo Pantina, confermando la volontà di presentare un esposto urgente per ottenere una misura restrittiva contro la donna.

Tentato incendio a Chivasso

Un provvedimento indispensabile per garantire la sicurezza della coppia, che ora teme un ritorno della madre. Le indagini delle forze dell’ordine confermano la responsabilità della donna negli incendi: i fiammiferi trovati nell’abitazione testimoniano il gesto disperato, un atto che richiede ora un approccio attento e delicato.

I segni dell’incendio sono ancora visibili nel casolare – porte annerite, coperte ridotte in cenere – a testimonianza di una notte che ha lasciato cicatrici profonde. La donna è stata ricoverata in ospedale per accertamenti psichiatrici, ma è tornata libera poco dopo, aumentando le preoccupazioni della famiglia.

La vicenda è stata segnalata alla procura di Ivrea, che dovrà decidere quali misure adottare per evitare nuovi episodi. "Chiederò che venga disposta una misura restrittiva", ha aggiunto l’avvocato Pantina, impegnato a tutelare i suoi assistiti e a ripristinare un minimo di tranquillità nelle loro vite.

Mentre la giustizia segue il suo corso, la coppia ha deciso di cercare una nuova casa, lontana dal luogo ormai percepito come una minaccia costante. Questo dramma familiare è un monito sulla fragilità dei rapporti e sull’importanza di offrire un supporto adeguato a chi è affetto da disturbi psichici, prima che possano trasformarsi in situazioni di pericolo.

La comunità di Chivasso è rimasta scossa da quanto accaduto, sollevando interrogativi su come prevenire simili tragedie. È un richiamo a riconoscere e affrontare i segnali di disagio, offrendo sostegno psicologico alle famiglie coinvolte. In questo contesto, l'auspicio è che la vicenda si possa risolvere senza ulteriori drammi, consentendo a tutti i protagonisti di ritrovare un equilibrio e un nuovo inizio. Un percorso che richiederà non solo il tempo, ma anche la comprensione e il supporto delle istituzioni per favorire la ricostruzione delle vite di chi è stato toccato da questa esperienza dolorosa.

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