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Cronaca
23 Ottobre 2024 - 06:36
Una vasta operazione congiunta ha portato alla luce un'officina meccanica completamente abusiva a Rocca Canavese, nel cuore del Canavese, gestita da un uomo di 50 anni. L’intervento, condotto dai carabinieri della compagnia di Venaria e dalla guardia di finanza di Lanzo, con il supporto della polizia locale, ha rivelato la gravità delle violazioni in corso. Non si trattava solo di un’attività meccanica priva delle necessarie autorizzazioni, ma anche di un grave problema ambientale.
Nel corso dei controlli, è stato scoperto che il titolare gestiva rifiuti pericolosi senza alcuna bonifica. Tra i materiali rinvenuti, rottami metallici e carcasse di auto abbandonate si accumulavano in un’area priva di misure di sicurezza, violando tutte le normative in materia di smaltimento di rifiuti speciali. Le auto non erano state bonificate, rendendo l’intero sito una minaccia per l’ambiente e la salute pubblica. A peggiorare la situazione, l’uomo aveva anche installato una cabina di verniciatura abusiva, ulteriore segno di totale indifferenza verso le regolamentazioni del settore.
Le autorità, che si erano concentrate sui reati fiscali e ambientali, hanno posto sotto sequestro l'intera area. La gestione illecita dei rifiuti e l'assenza delle autorizzazioni hanno portato alla denuncia del cinquantenne, ora chiamato a rispondere delle sue azioni. Oltre alla denuncia penale, sono state elevate diverse sanzioni amministrative per un totale di alcune migliaia di euro, con l’obbligo di ripristinare l’area compromessa.
Questa operazione si inserisce in un più ampio piano di controlli che i carabinieri di Corio e la guardia di finanza di Lanzo stanno conducendo sul territorio, con l’obiettivo di combattere i reati fiscali e ambientali. Il fenomeno delle officine e attività abusive sembra, purtroppo, essere sempre più diffuso in aree periferiche come quella di Rocca Canavese, dove la scarsa presenza di vigilanza ha permesso a imprenditori senza scrupoli di aggirare le leggi, mettendo in pericolo la comunità e l’ambiente.
Le indagini continueranno nei prossimi giorni, con ulteriori controlli su attività similari nella zona, per assicurarsi che casi di questo genere non rimangano impuniti.
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