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Cronaca

Identificata la donna trovata morta in Dora a Saluggia

Ha 58 anni ed è residente a Borgo d'Ale

Carabinieri

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Vercelli

È stata identificata la donna trovata senza vita ieri pomeriggio nelle acque della Dora a Saluggia. Si tratta di Marina Ruffino, una donna di 58 anni, residente a Borgo d’Ale.

La scoperta del corpo aveva sollevato numerosi interrogativi, ma grazie alle indagini condotte dai carabinieri di Livorno Ferraris, è stato possibile risalire alla sua identità. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, la donna avrebbe abbandonato la sua auto nei pressi delle sponde del canale Depretis a Villareggia e si sarebbe gettata volontariamente nelle acque.

Le indagini sono coordinate dalla procura di Vercelli.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo di Marina Ruffino è stato segnalato nel tardo pomeriggio di ieri da alcuni testimoni che avevano notato qualcosa di insolito nelle acque del canale Depretis, che attraversa la zona di Villareggia prima di sfociare nella Dora. Dopo l'allarme, i vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente con l'ausilio di una squadra di sommozzatori per recuperare il corpo dalle acque. Le operazioni, che si sono protratte per diverse ore, hanno permesso di portare a riva il cadavere, dando inizio alle indagini per identificare la vittima.

Sin dalle prime ore dopo il ritrovamento, le forze dell’ordine hanno cercato di risalire all’identità della donna, che inizialmente era rimasta un mistero. Solo grazie agli elementi raccolti nel corso della serata, i carabinieri sono riusciti a identificare il corpo come quello di Marina Ruffino, confermando i sospetti che si fosse trattato di un gesto volontario.

Un tragico epilogo

Le acque della Dora non sono nuove a simili tragedie, e negli anni si sono verificati diversi episodi di persone ritrovate in circostanze analoghe. La zona, particolarmente pericolosa durante i periodi di piena, rappresenta un rischio soprattutto per coloro che si avventurano vicino alle sponde o tentano di attraversare i corsi d'acqua in condizioni critiche. Tuttavia, in questo caso, gli inquirenti ritengono che non si tratti di un incidente.

Le indagini proseguono per cercare di ricostruire con precisione le ultime ore di vita della donna e capire se ci siano stati segnali che possano aver anticipato il dramma.

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