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Cronaca

Lascia la figlia di 3 anni sola in casa: arrestata

Si era assentata per un'ora, ma i pianti della piccola hanno richiamato i vicini

Lascia la figlia di 3 anni sola in casa: arrestata

Piangeva senza smettere, finché i vicini di casa, allarmati, sono andati a controllare. Hanno suonato il campanello e citofonato, ma nessuno rispondeva.

Allora sono usciti per guardare le finestre, per cercare di capire che cosa stesse accadendo. A quel punto hanno visto la bimba che vive nell'appartamento accanto, tre anni, che guardava fuori dai vetri di una finestra del piano terra e non si calmava, urlava tra le lacrime mentre erano ormai le 20 e stava diventando buio.

Hanno provato a tranquillizzarla e a chiederle di aprire la porta, ma senza successo. Hanno chiamato quindi il 112 e i carabinieri hanno scoperto che la piccola era sola in casa da oltre un'ora. La madre al ritorno è stata perciò arrestata per abbandono di minore. L'episodio è accaduto a Torino e la piccola sta bene.

I fatti

Aveva lasciato la figlia di tre anni da sola in casa, ma il pianto incessante dalla piccola aveva allarmato i vicini che avevano chiamato le forze dell'ordine.

Una donna di 40 anni, di origini peruviane, è stata arrestata dai carabinieri, nel quartiere Barriera di Milano, alla periferia di Torino, con l'accusa di abbandono di minore.

All'inizio si era ipotizzato che la donna avesse avuto un malore all'interno dell'appartamento. Per questo motivo erano intervenuti per aprire la porta anche i vigili del fuoco.

Sono dovuti intervenire i carabinieri

Ma mentre le operazioni erano in corso è arrivata la donna, raccontando che si era assentata per un'ora, mentre la figlia dormiva, non pensando che si sarebbe svegliata.

La piccola poco dopo le 20, accortasi che era da sola, aveva incominciato a piangere, affacciandosi alla finestra al pianoterra di un edificio nel quartiere Barriera di Milano, alla periferia nord della città.

Le urla della bimba avevano attirato i vicini che avevano allertato il 112

La piccola è stata affidata alla zia.

Le indagini sono coordinate dal pm Laura Longo della procura torinese, mentre la mamma è assistita dagli avvocati Ilaria Dionisio e Alessandro Petito e dovrà comparire nei prossimi giorni davanti al gip. 

Ai carabinieri ha raccontato che doveva "andare all'ufficio postale".  A quanto si apprende la donna, con alle spalle dei precedenti di polizia, è seguita da tempo dai servizi sociali.

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