Cerca

Cronaca

Bimba annegata nel lago a Caraglio: al vaglio le responsabilità degli animatori del centro estivo

L'indagine è al momento contro ignoti. Il bioparco è stato messo sottosequestro

Bimba annegata nel lago a Caraglio: al vaglio le responsabilità degli animatori del centro estivo

La procura di Cuneo ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per la morte di Anisa Murati, la bambina di sette anni annegata ieri nel lago balneabile del bioparco AcquaViva di Caraglio, a pochi chilometri da Cuneo.

Il fascicolo è affidato al sostituto procuratore Alberto Braghin, che coordina le indagini insieme al procuratore aggiunto Ciro Santoriello.

La bimba era in una comitiva organizzata dal centro estivo della parrocchia di Demonte, il paese della valle Stura in cui viveva insieme alla propria famiglia.

C'erano decine di bambini di tutta la valle con sette accompagnatori, di cui solo due maggiorenni. La loro posizione è la più problematica tra quelle al vaglio degli inquirenti, fa sapere Santoriello.

L'ingresso del bioparco AcquaViva di Caraglio

Ma andrà approfondito anche il ruolo dei bagnini del bioparco, due più un assistente: "Vanno valutati quali fossero i compiti loro e quali quelli degli accompagnatori. Il profilo giuridico è complesso".

Meno probabile, secondo la procura, che vengano chiamati in causa i gestori della struttura, salvo che non emergano gravi omissioni a loro carico, al momento non ipotizzabili.

La struttura è ora sotto sequestro, per il periodo necessario agli accertamenti giudiziari e verrà disposta a breve l'autopsia sulla piccola.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori