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Cronaca
18 Luglio 2024 - 11:17
"Ciao Ale, dentro ognuno di noi hai lasciato la consapevolezza che nella vita si può avere un amico, un fratello. Ti ricorderemo per sempre tutti come il grande artista e lavoratore che eri, sempre pronto a dare una mano, un consiglio, a farti avanti per aiutare tutti anche quando sembrava impossibile. Ti ringraziamo per i bei momenti, per elencarli tutti non basterebbe una vita. Ci dicevi sempre che in noi avevi trovato una famiglia, senza contare che noi in te avevamo trovato un fratello. Ma questo era proprio da te: prima gli altri, poi io”.
È cominciato così, con queste parole, il toccante discorso che gli amici di Alessio Biscuola hanno letto mercoledì mattina, il 17 luglio a Lanzo, di fronte alla chiesa dove si sono tenuti i funerali del giovane 26enne, deceduto tragicamente nell’incidente di Nole la scorsa settimana.
Era il 9 luglio, lungo la provinciale 2 di Nole Canavese, nei pressi del benzinaio Q8. Già nella tarda serata la strada era stata chiusa al traffico, con forze dell’ordine sul posto e anche l’elisoccorso.
A nulla erano serviti gli interventi, per quanto tempestivi: Biscuola è morto sul colpo. Secondo le prime ricostruzioni, il 26enne si trovava in sella a una moto Bmw assieme a un amico, Alessandro Colosimo (di 28 anni), quando il veicolo si è scontrato con un Land Rover Defender.
Alessio Biscuola aveva soltanto 26 anni
Dopo l’impatto con la macchina i due giovani sono stati sbalzati via dal sellino: uno è finito in una bealera che costeggia la strada, l’altro si è schiantato contro la recinzione di una casa. Per Biscuola non c’è stato nulla da fare, mentre l’amico in gravi condizioni è stato trasportato con l’elicottero dei soccorsi al CTO di Torino, dove al momento si trova in prognosi riservata. L’uomo alla guida del Land Rover invece, sotto shock dopo lo schianto, ha riportato soltanto alcune lievi ferite.
Le analisi degli organi competenti (tra cui anche i carabinieri della compagnia di Venaria) stanno continuando anche in questi giorni per determinare con esattezza le dinamiche dell’incidente.
Dopo la morte del giovane Biscuola, su tutto il territorio, si è sollevata un’ondata di solidarietà, tra chi si è lamentato per l’assenza di una rotonda nel tratto in questione (progetto di cui si parla da tanti anni, ma che al momento non è ancora stato avviato, ndr) e tra chi ha scelto di aderire alla raccolta fondi lanciata per riuscire a pagare il funerale di Alessio.
Fissata la data, mercoledì 17 luglio a Lanzo, paese di provenienza del ragazzo, di fronte alla chiesa locale si sono presentati in tantissimi. Amici, parenti, conoscenti, ex compagni di scuola. Tutti in piedi a osservare il cielo e i palloncini bianchi che sono stati messi a fianco al feretro.
Palloncini bianchi ai funerali di Alessio Biscuola, a Lanzo
A squarciare il silenzio soltanto le note di “sta passando novembre” di Eros Ramazzotti, cantata da un amico di Alessio: “la tua storia, lo so, forse meritava più ascolto” intona il ragazzo. “Ciao Alessio, oggi ti abbiamo salutato così ma ti garantisco che nessuno di noi era ancora pronto a farlo - scrive lui in un post sui social - Ora puoi raggiungere la tua meta, che sicuramente è il paradiso”.
Una storia, quella di Biscuola, che ha unito tutto il territorio, che sicuramente non si dimenticherà in fretta di un ragazzo apprezzato da tutti che, purtroppo, se ne è andato troppo presto.
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