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Lutto
28 Marzo 2024 - 16:20
Era venerdì 8 marzo, la Festa della Donna, e la circolazione ferroviaria a Settimo Torinese veniva bloccata. Lungo i binari è stato ritrovato un cadavere, quello di Marika Guerra, ragazza di 21 anni residente in città.
Un fatto, quello avvenuto circa un mese fa, che aveva scioccato tutta la comunità, con tantissimi messaggi di cordoglio nei confronti di una giovane che se n'è andata troppo, troppo presto.
Ed è oggi, giovedì 28 marzo, che nella chiesa di via Cuneo a Settimo, la San Giuseppe Artigiano, si sono tenuti i funerali per Marika Guerra. Un banchetto di fronte alla parrocchia, con la foto della ragazza sorridente, un libretto gremito di firme e alcune piccole buste per la famiglia. Oltre le scale della chiesa, tantissimi palloncini bianchi a forma di cuore e l'entrata dell'edificio riempita con mazzi di fiori.
Tantissimi i presenti alla funzione, chi seduto, chi in piedi al fondo della chiesa e chi invece ha dovuto aspettare fuori. Occhi lucidi e, soprattutto, moltissimi ragazzi: coetanei, amici, ex compagni di classe, tutti in chiesa per dire addio alla 21enne. Alcuni con un vestito nero e altri con delle cuffie appese al collo, quasi a voler ricordare quella musica che per Marika era così cara.
"La presenza di tutti questi giovani è emblematica - dice piano don Martino Augusto Botero Gomez, di fronte ai presenti in piedi tra i banchetti - aveva solo 21 anni".
La ragazza, stando alle ricostruzioni, circa tre settimane fa era stata travolta poco dopo le 7:30 da un treno diretto da Ivrea a Torino. Il macchinista, visibilmente scosso, aveva dichiarato alle autorità ferroviarie e ai carabinieri di aver notato il corpo della giovane sui binari, aver azionato immediatamente i freni, ma di non essere riuscito ad evitare l'impatto. Il treno si era fermato circa cento metri dopo il punto di collisione.
La procura aveva ordinato sia esami autoptici che tossicologici per chiarire le circostanze della morte di Marika. Al momento non è escluso che la giovane potesse essere già deceduta prima dell'incidente. La procuratrice Elena Parato continua a esaminare attentamente ogni dettaglio, compresa la possibilità che la vittima possa essere caduta accidentalmente sui binari. Tuttavia, il muretto che separa la strada dalle rotaie è alto oltre un metro, rendendo questa ipotesi alquanto improbabile.
Nel mentre, gli investigatori continuano a cercare di far chiarezza su quanto accaduto, dopo aver appreso che la giovane soffriva di crisi depressive e la sera prima del decesso non era rientrata a casa. Al netto delle indagini, il ricordo di Marika Guerra resterà impresso nel cuore dei familiari e dei tantissimi giovani che oggi pomeriggio si sono riuniti per darle un ultimo saluto, appoggiando un fiore vicino all'altare o legando un palloncino di fronte all'entrata della chiesa.
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