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Il caso

In Canavese arriva la truffa dei tecnici dell'acquedotto. "Attenzione, l'acqua è contaminata"

Dopo i furti, prende piede un "nuovo" metodo di raggiro. Ecco di cosa si tratta

In Canavese arriva la truffa dei tecnici dell'acquedotto. "Attenzione, l'acqua è contaminata"

La truffa dei “tecnici dell’acquedotto” arriva anche in Canavese, più nello specifico nel paesino di San Carlo, 4mila anime a due passi da Nole e Ciriè. 

Lo schema è ormai risaputo: i malviventi entrano all’interno delle case dei signori, più anziani sono e meglio è, e si fingono dei tecnici dell’acquedotto. 

“L’acqua è contaminata”, è questa la frase più utilizzata dai truffatori, che spesso sono muniti di badge che sembrano reali e strumenti da passare vicino ai tubi dell’acqua e al lavandino che suonano a comando per indicare la non purezza dell’acqua. 

Da qui, poi si passa alle richieste: tutto quello che le vittime hanno è da mettere in una busta, dall’oro, all’argento agli orologi, con la borsa piena poi da inserire nel frigo. Il motivo? Questi materiali “schermerebbero” la contaminazione dell’acqua nei tubi. 

L’esito ovviamente è scontato: i preziosi vengono trafugati e le persone derubate. 

Pare essere questa “l’ultima moda” in merito ai tentativi di furto, verificatasi anche a San Carlo Canavese. “Fate attenzione, è successo anche qui” avverte qualche residente via social. 

Un fatto analogo era anche andato in scena a Casale Monferrato poco tempo fa, dove due truffatori avevano provato a irretire una 91enne. La donna, però, in questo caso si era ricordata di quanto sentito nei corsi tenuti dal Comune contro le truffe ed era riuscita a non farsi rubare niente e cacciare i delinquenti. 

Non è la prima volta che parliamo di truffe a San Carlo comunque. Nemmeno un mese fa, a metà febbraio, aveva fatto scalpore il caso dell’ondata di furti che era andata in scena in paese. Via della Chiesa, Strada Corio nei pressi del Castellaro, strade dei Fornero, Spinerano e via Anna Frank. Queste, solo alcune delle vie che un mesetto fa erano state prese di mira dai ladri, con vari tentativi e alcuni furti anche portati a termine. 

Sì siamo a conoscenza di quanto sta succedendo - ci aveva detto al tempo il sindaco Ugo Papurello - come amministrazione ovviamente siamo dispiaciuti, ma siamo in costante contatto con le forze dell’ordine. Abbiamo dei dispositivi di video-sorveglianza, ma su consiglio di carabinieri e polizia presto installeremo altre 5 telecamere per cercare, almeno si spera, di disincentivare i ladri”.

Oltre ai furti più “standard”, dunque, in Canavese adesso ha anche preso piede la truffa dei tecnici dell’acquedotto. 

I consigli, in questi casi, restano sempre gli stessi: diffidare di chi arriva alla porta e cerca di entrare, non credere ai tesserini e, soprattutto in caso di persone anziane, mettersi tempestivamente in contatto con le forze dell’ordine. 

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