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Cronaca
25 Febbraio 2024 - 16:31
La denuncia dell'intimidazione alla MA di Chivasso è del sindacato FIM CISL Torino e Canavese
"Respingiamo con forza ogni atto vile ed intimidatorio perpetrato a chi dedica parte della propria vita e del proprio tempo agli altri".
Con una nota la Fim-Cisl Torino e Canavese denuncia una grave intimidazione che sarebbe stata perpetrata ai danni di un suo delegato sindacale all'interno dell'azienda MA di Chivasso.
La MA, che opera nel Consorzo Pi.Chi. di via Caluso a Chivasso, è un'azienda del gruppo Cln. Conta circa 700 addetti ed opera nel settore dell'automotive, producendo componenti e parti di stampaggio per l'automotive.
La denuncia, che fanno sapere nella nota i sindacalisti Rocco Cutrì e Fabio Militto, rispettivamente segretario generale Fim-Cisl Torino e Canavese, e operatore territoriale, è relativa alla comparsa di scritte offensive nei confronti di un rappresentante sindacale. Inoltre, negli spogliatoi il suo armadietto sarebbe stato rovesciato.
L'ingresso del consorzio Pi.Chi.
Un chiaro gesto di minaccia che getta ombre sui rapporti all'interno dell'azienda. Del caso verrà sporta denuncia ai carabinieri e se ne occuperanno le autorità competenti, fanno sapere dal sindacato.
"Questo succede oggi, e domani cosa dovremo aspettarci - commentano nella nota i sindacati -? La tensione del settore in evidente difficoltà e le tensioni interne in un'azienda non affatto semplice che non brilla per la qualità delle relazioni sindacali, non possono ricadere su chi in questi anni si è impegnato quotidianamente per mantenere le produzioni, avere prospettive positive e difendere l'occupazione dei colleghi di lavoro".
Secondo il sindacato "da anni in questa realtà si combatte quotidianamente con la richiesta di flessibilità spinta oltre ogni limite contrattuale da parte aziendale, pressing sui singoli lavoratori e specificatamente sui lavoratori iscritti al sindacato".
Oltre alle scritte offensive sarebbe stato ribaltato anche un armadietto dell'operatore sindacale
La Fim-Cisl Torino e Canavese respinge ogni accusa di aver alimentato queste tensioni: "Di sicuro non vanno addebitate al sindacato impegnato a tutelare in ogni modo i lavoratori ma alla mancanza di prospettiva e di investimenti nello stabilimento italiano, alla mancanza di organizzazione del lavoro e ammortizzatori sociali praticamente esauriti".
"Respingiamo con forza ogni atto vile ed intimidatorio perpetrato a chi dedica parte della propria vita e del proprio tempo agli altri - conclude la nota del sindacato -. Non faremo un passo indietro, l'atto compiuto oggi sarà denunciato alle autorità: il nostro rappresentante sindacale, a cui va tutta la nostra vicinanza, sarà tutelato in ogni sede e l'attività sindacale continuerà incessante nel proprio cammino".
Il gruppo CLN è uno dei protagonisti internazionali nel panorama mondiale dell'acciaio e dell'assemblaggio di componenti per l'automotive con le sue divisioni MA (componenti in metallo) e MW (divisione ruote in acciaio).
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