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Il caso

Gattina incastrata in un tubo e salvata dai Vigili del Fuoco: adesso si cerca il padrone

La piccola al momento è accudita da dei residenti

Gattina incastrata in un tubo e salvata dai Vigili del Fuoco: adesso si cerca il padrone

AAA… cercasi il padrone della gattina che è stata salvata dopo che si era incastrata all’interno di un tubo di scolo delle acque piovane a Rocca Canavese. 

Nella giornata di ieri, mercoledì 14 febbraio, una gattina è rimasta bloccata in un tubo in Borgata Case Arsun: il proprietario del terreno, dopo aver sentito miagolare, si è messo in contatto con i Vigili del Fuoco volontari di San Maurizio (guidati dal sindaco di San Francesco al Campo Diego Coriasco) che dopo più di 4 ore di intervento sono riusciti ad estrarre l’animale. 

L’operazione non è stata per nulla semplice: arrivati sul posto gli operatori si sono fermati in un parcheggio nelle vicinanze e sono riusciti grazie a una telecamera a localizzare la gatta e spaccare parte del terreno per liberarla.

"È stato un lavoro abbastanza difficile. Il tubo era lungo circa 3 metri e l’animale era incastrato in una parte coperta da del cemento, c’era solo fuori la testa ma il corpo era bloccato - ci aveva spiegato Coriasco - la gatta era molto spaventata e rischiavamo di farle male, ma alla fine siamo riusciti a salvarla. Viste le condizioni, senza il nostro intervento probabilmente sarebbe morta nel giro di poco”. 

Una volta fuori, la piccola (che ha circa 7-8 mesi) è stata nutrita, calmata e accudita da alcuni cittadini rocchesi e, adesso, è partito l’appello per trovare il padrone. 

La piccola gatta salvata dai Vigili del Fuoco volontari di San Maurizio Canavese

La gatta è una femmina, probabilmente è stata sterilizzata quando era incinta - ci dice Elena, residente di Rocca Canavese e che al momento si sta occupando dell’animale - è una pratica poco comune, ma quando le femmine restano incinta involontariamente succede”. 

L’animale ha una grossa cicatrice sulla pancia e un taglio all’orecchio sinistro (probabilmente simbolo della sterilizzazione); il tutto, comunque, fa presupporre la presenza di un proprietario. 

Lei è dolcissima, è una simil siamese con gli occhi azzurri. Potrebbe stare in braccio per ore - continua Elena - se nessuno si fa avanti io la posso tenere, o anche la mia vicina sarebbe interessata, ma se c’è un padrone è giusto che venga a recuperarla”. 

Insomma, la storia della piccola micia (con l’estrazione dal tubo) ha avuto un lieto fine ma, adesso, l’ipotetico proprietario si farà avanti?

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