Cerca

Cronaca

Imprenditore canavesano ferito in Africa

Ha quattro vertebre rotte e dovrà essere portato al Cto con un aereo privato medicalizzato

L'imprenditore Ugo Peila

L'imprenditore Ugo Peila

Il sole dell'Africa, la sabbia del deserto e l'adrenalina che scorre nelle vene. Correre in moto per l'imprenditore canavesano Ugo Peila è sempre stata più che una passione. Una ragione di vita, forse. E quella spinta che porta a gettare il cuore oltre l'ostacolo ha rischiato di essergli fatale.

Ugo Peila, 59 anni e una grinta senza età, titolare del Molino Peila, uno dei marchi di eccellenza del territorio e tra le aziende più fiorenti di Valperga, stava correndo l'Africa Eco Race, il rally organizzato dal francese Hubert Auriol, veterano della Parigi Dakar. Una competizione che si svolge in Africa ogni anno proprio sulle rotte della storica gara.

Seimila chilometri da percorrere attraverso quattro stati tra deserti, spiagge e pietraie, fino al Laro rosa di Dakar, in Senegal. La prima delle 12 tappa è stata corsa il 30 dicembre e la competizione terminerà domenica 14 gennaio.

Mercoledì 10 gennaio si stava correndo l'ottava tappa, quella che porta i piloti da Chami ad Amodjar, un viaggio nel cuore della Mauritania. "478 chilometri di cui 390 di prova speciale cronometrata" come racconta  Beppe Cuocco su Motociclismo. Un viaggio tra dune, percorsi fuoripista, piste sabbiose e tracciati "tecnici". 

E proprio il sole accecante e la sabbia avrebbero tradito il centauro. La ruota anteriore è sprofondata nella sabbia e il suo corpo sbalzato lontano con una brutta caduta sulla schiena. 

Neppure l'airbag dorsale l'ha protetto perché era già esploso in una precedente caduta.

La cronaca dei fatti è lo stesso Peila a farla sul suo profilo Facebook: "Ciao a tutti - ha scritto ieri in un post sul suo seguitissimo profilo social - Purtroppo non è andata come speravo. Ieri sono caduto e mi sono fratturato alcune vertebre e una grossa ferita alla coscia destra. Fortunatamente non ci sono altre conseguenze".

La buona notizia, confermata anche dai familiari, è che non c'è stata fuoriuscita di midollo e non sono state compromesse funzioni vitali.

Ma c'è qualcosa che fa più male delle ferite. Peila correva per vincere, per scalare quella classifica che già lo vedeva protagonista. Nella tappa del giorno prima si era piazzato tra i primi venti: "Il coronamento di un obiettivo, un sogno che si è infranto. E al momento fa più male delle fratture" scrive Peila che poi spiega cosa succederà nei prossimi giorni.
"Al momento sono ancora in Mauritania, ma nei prossimi giorni mi dovrebbero rimpatriare".

I familiari stanno organizzando un volo con un aereo medicalizzato che trasporterà Peila a Cto di Torino.

Grande l'apprensione a Valperga: "Conosco molto bene Ugo - dice il sindaco Walter Sandretto -. Ho sempre seguito le sue avventure come centauro. Porta il nome di Valperga in giro per il mondo, per noi è un onore averlo come concittadino. Quello che è successo ha messo tutti in apprensione. Soprattutto i molti dipendenti del Molino Peila. In paese è una delle realtà produttive e occupazionali più importanti. Ma, oltre a questo, c'è l'affetto che unisce a lui".

Il figlio, Federico rassicura: "Una gran botta e un bello spavento. Papà è ricoverato presso l'ospedale di Nouakchott in Mauritania e a parte i danni subiti è perfettamente cosciente e sta bene".

Ugo Peila corre per il Moto club Alfieri di Asti che subito si è messo in contatto con i familiari. "Ieri Ugo ci ha scritto confermando che ha tre vertebre rotte e la lacerazione di una coscia - racconta il presidente Roberto Galati -. Abbiamo sentito il figlio, Federico, anche lui nostro iscritto. Siamo molto dispiaciuti per quanto è avvenuto, Ugo Peila è un amico ed è portabandiera della nostra associazione, oltre che sponsor. L'augurio è che possa tornare in sella al più presto". 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori