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Cronaca
05 Gennaio 2024 - 11:57
Sembrerebbero immagini da film dell’orrore, ma non lo sono. È quanto avvenuto a Lanzo, città di più di 5mila abitanti ai piedi delle omonime Valli, dove un lupo ha letteralmente divorato una grossa capra. Il tutto, a pochi passi dalle abitazioni.
L’allarme è partito via social, con un residente che ha pubblicato un post di allarme: “attenzione. Non lasciate i cani liberi in prossimità di via Loreto, vicino a Strada Vecchia, Ovario e zone limitrofe al ponte di Coassolo - spiega il signor Mario - questa mattina presto ho visto una predazione da parte di un lupo, poi accertata dai tecnici ASL. Evito di mettere foto perché la scena era straziante, e i cani sono facile preda per questi animali”.
Raggiunto al telefono, l’uomo ci ha raccontato meglio dell’accaduto e ci ha mostrato l’immagine, pixellata per la condivisone ma inserita integrale all’interno dell’articolo (lettori avvisati).
Ciò che resta dello stambecco dopo l'attacco, vicino a Lanzo
Nello scatto, si nota chiaramente come l’animale in questione sia stato divorato dalla testa ai piedi dal lupo.
I racconti dei residenti, a seguito del post del signor Mario, sono stati moltissimi, ad indice del fatto che l’avvenimento in questione non sia stato sporadico. “Stessa cosa anche a Coassolo, spero che la voce si sparga, soprattutto per chi nei giardini lascia liberi i propri cani” dice qualcuno, “noi li abbiamo avvistati in questi giorni a Case Vigna, in zona Colombaro vicino al Ponte del Diavolo - commenta qualcun altro - non ci fidiamo più di fare la strada per andare a casa a piedi, specie quando dobbiamo rientrare la sera da lavoro. Se arriverà la neve sarà un bel problema; abbiamo già fatto segnalazione in Comune e ci hanno risposto che se incrociassimo questi animali non dovremmo disturbarli”, “io li ho visti l’altra mattina, attorno alle 5, nei pressi del ponte”.
Il ponte del Diavolo, a pochi passi da Lanzo
Un fatto grave, dato che è capitato a due passi dalle case e da una zona densamente popolata. Tra le teorie, c’è chi afferma che la presenza dei lupi a “quote così basse” sia una conseguenza dell’incendio che qualche settimana fa ha colpito le Valli. “Non centra nulla - commenta il signor Mario - ci sono stati attacchi anche a Ciriè, Vallo, Ceres e in frazione Cates a Lanzo. Circa un anno e mezzo fa eravamo vicini al bar del ponte e un lupo ha attraversato la strada tranquillo ed è andato in direzione Coassolo: sono davvero troppi e non hanno paura dell’uomo, è una situazione che sta sfuggendo di mano”.
Una presenza, quella del lupo, ben radicata in Piemonte; stando a quando afferma la Regione, i branchi sarebbero circa 33, per un totale minimo di quasi 200 esemplari, presenti principalmente tra le province di Cuneo e Torino. A fronte dei recenti avvistamenti e attacchi, ricordiamo quelle che sono le buone norme in caso di avvistamento di questi animali. È bene non lasciare fonti di cibo (avanzi o sacchetti dell’organico) nei pressi delle proprie abitazioni, tenere i cani sempre al guinzaglio o nei box durante la notte. In caso di incontri, poi, è fondamentale non cercare di avvicinare i lupi e non correre via dando loro la schiena, ma allontanarsi gradualmente camminando all’indietro, parlando ad alta voce e agitando le braccia o facendo rumore per far scappare gli esemplari.
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