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Chivasso
30 Novembre 2023 - 18:17
Il Cavalier Mario Vivenza era originario di Casalborgone. Aveva lavorato una vita intera a Chivasso
Ha condotto una vita di servizio al lavoro, alla famiglia, al volontariato.
L’ha ricordato con queste parole don Davide Smiderle, parroco del Duomo di Chivasso, dopo l’omelia celebrata al funerale di questo pomeriggio.
La città piange il Cavalier Mario Vivenza, tipografo originario di Casalborgone, dove ha vissuto, conosciutissimo per l’attività di famiglia a Chivasso, avviata dal papà Carlo, attività che ha seguito fino alla fine degli anni Novanta.
Mario Vivenza aveva 84 anni ed era il tipografo di Chivasso.
Ha lavorato con dedizione, passione e tanto entusiasmo nella tipografia Vivenza di via Portis, un piccolo vicolo che da via San Marco porta a via Torino, a poche decine di metri dal Duomo.
Una veduta di via Portis, dove aveva sede la tipografia Vivenza
Esponente della Democrazia Cristiana negli anni Settanta e Ottanta, era molto attivo politicamente: non aveva mai ricoperto ruoli in Consiglio comunale, ma era stato nel direttivo della sezione locale della Dc.
Grande benefattore dell’asilo infantile “Beato Angelo Carletti”, attivissimo nel volontariato, il Cavalier Vivenza era molto vicino alle attività della parrocchia e della Croce Rossa locale.
Sull’esempio del padre, che fu tra i soci fondatori del club di Chivasso, il Cavalier Vivenza faceva parte del Rotary, ricoprendo negli anni diversi incarichi nel consiglio direttivo fino alla vicepresidenza.
I chivassesi con la memoria un po’ più lunga se lo ricordano con quel suo camice nero, tipico dell’abbigliamento del tipografo, sopra la camicia e la cravatta, con cui lo si poteva incontrare in negozio ma anche sotto i portici di via Torino o in piazza.
Il Cavalier Mario Vivenza aveva 84 anni
“Era una persona garbata e molto gioiosa, non l’ho mai visto arrabbiato in vita sua”, lo ricorda con affetto l’amico Gianluigi Scala.
Dolce è anche il ricordo di Renato Cambursano, ex sindaco e parlamentare: “Il Cavalier Vivenza era una persona attenta, sensibile, non posso che dire bene di un uomo come lui sempre molto attivo nella vita sociale di Chivasso”.
“Mario era una persona molto affabile, conosciutissimo per il tipo di attività che aveva e per quei suoi modi di fare così gentili”, spiega Riccardo Barbero, ex assessore e socio del Rotary Club di Chivasso.
Oggi per i funerali celebrati in Duomo c’era davvero tanta gente.
Il Cavalier Vivenza lascia la moglie Marisa, le figlie Patrizia con Michele, Roberta con Francesco, gli adorati nipoti Alessandro, Federico, Maria Chiara e Pietro, la sorella Maurilia con Gen e Barbara.
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