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Cronaca

I ladri provocano un disastro ambientale: migliaia di litri di carburante nella roggia

Il sindaco di Chivasso Claudio Castello ha emesso in serata un'ordinanza che vieta l'uso dell'acqua della Campagna a scopo agricolo ed irriguo

Chivasso

Il sindaco di Chivasso Claudio Castello ha dovuto emettere un'ordinanza per consentire la bonifica della roggia Campagna

Sono più gravi di quanto si potesse pensare in un primo momento i danni provocati all'oleodotto dell'Eni a Chivasso da una banda di ladri che ha cercato di rubare il carburante, danneggiando una tubazione.

Migliaia di litri di carburante sono stati sversati nelle acque della roggia Campagna, in frazione Torassi.

L'allarme è scattato nella tarda serata di martedì 24 ottobre.

Nel tentativo di rubare il gasolio dagli impianti di proprietà Eni, ignoti hanno praticato un foro nella conduttura facendo scattare l'allarme.

Il carburante è quindi fuoriuscito nei terreni fino alla roggia Campagna e avrebbero seguito il corso della roggia fino al fiume Po, diversi chilometri più a sud. 

Il carburante che è fuoriuscito nelle acque della roggia

Il forte odore ha richiamato l'attenzione di molti residenti della zona Borgo Sud Est che hanno allertato il 112, avvisati anche dall'operatore della centrale Eni di Sannazzaro (Pavia).

Dopo lo sversamento causato dalla manomissione dell'oleodotto, in serata il sindaco di Chivasso Claudio Castello ha emesso un'ordinanza che vieta l'uso delle acque della roggia ad uso agricolo e irriguo fino a che la roggia non verrà completamente bonificata.

La fossa che è stata scavata dai ladri e il tubo che è stato danneggiato

Oggi è stato effettuato un sopralluogo con Arpa Piemonte ed Eni: nelle prossime ore si provvederà a prosciugare e bonificare il canale della roggia che è collegata al Po.

 

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