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Cronaca

Rapinavano gli automobilisti aggredendoli con mazze e cacciaviti: condannati i tre dell' "arancia meccanica"

Il Gip Ombretta Vanini ha emesso sentenze che insieme superano i 15 anni di carcere

Chivasso

Baby gang (archivio)

Con la scusa dell’auto in panne o di aver subito un furto, convincevano gli automobilisti a fermarsi e una volta scesi dalle rispettive vetture li rapinavano dopo averli fracassati di botte a colpi di mazza da baseball o cacciavite. In una notte, il 2 novembre 2021, avevano commesse tre colpi tra Volpiano e Settimo Torinese.

IL PROCESSO

Nei giorni scorsi in tribunale a Ivrea è stata condannata, in abbreviato, la banda che faceva rapine stile “arancia meccanica”. La gup Ombretta Vanini, su richiesta della procura di Ivrea, ha inflitto pene per un totale di oltre quindici anni di reclusione a tre rapinatori.

LE CONDANNE

La pena più alta è stata inflitta a Diego De Glaudi, 33 anni, di Volpiano condannato a 6 anni, un mese e 10 giorni più il pagamento di 2 mila euro. Quattro anni, 10 mesi e 20 giorni più mille e 466 euro di multa inflitti a Marco Tappari, 38 anni, di Montanaro e 4 anni, 8 mesi e mille e 400 euro di multa inflitti a Samuele Mozzillo, 37 anni, di Volpiano.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Chivasso i colpi erano stati portati a termine in poche ore lungo la ex Statale 11 a Mezzi Po di Settimo Torinese e in via Kant, alla periferia di Volpiano.

L'EX STATALE 11 ALL'ALTEZZA DI MEZZI PO

LE AGGRESSIONI STILE "ARANCIA MECCANICA"

L'episodio più grave contestato dalla procura di Ivrea risale alla notte del 2 novembre 2021: erano le 2,30 quando un cittadino aveva raccontato ai carabinieri di essere stato inseguito in auto da una Fiat Panda di colore bianco con a bordo due uomini che l'avevano obbligato ad accostare.

La vittima stava rientrando da lavoro alla guida di un furgone della ditta intestata alla moglie. Sceso dall'abitacolo, l'automobilista aveva raccontato ai militari che era stato accusato da uno dei due uomini di avergli rubato in casa. Avvicinato era stato rapinato del cellulare e ferito al polpaccio e alla zona lombare a colpi di cacciavite e colpito al volto e al naso con una tenaglia.

Durante un'altra rapina commessa quella notte, a distanza di un paio d'ore, De Glaudi e Tappari a bordo della Panda bianca, all'altezza di via Kant a Volpiano, avevano costretto a scendere dall'auto, un'Audi A4, un altro automobilista.

VOLPIANO, VIALE KANT

A quel punto i due rapinatori, accusandolo di un furto mai avvenuto, l'avevano costretto ad aprire il bagagliaio gli avevano rubato il borsello e le chiavi dell’auto e, infine, l’avevano ferito al ginocchio destro a colpi di mazza da baseball procurandogli anche una grave frattura al femore.

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