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Quincinetto

E' morto scivolando e sbattendo la testa il titolare dell'azienda Molino Motta Frè

Molto conosciuto. A lanciare l'allarme è stato il padre

E' morto scivolando e sbattendo la testa il titolare dell'azienda Molino Motta Frè

E’ scivolato nelle acque della Dora Baltea.

La morte di Stefano Motta Fré, 45 anni e noto imprenditore agricolo locale, ha sconvolto l’intera comunità di Quincinetto.

Il suo corpo è stato trovato sul greto del fiume, nelle vicinanze di un terreno di proprietà, situato in un’area piuttosto impervia in località Ghiaro a Quincinetto, nei pressi del campo sportivo.

Ad avvisare i soccorsi, mercoledì 19 luglio, poco dopo le 14, è stato il padre, Martino, anche lui agricoltore. Stefano non era tornato a casa per pranzo e non rispondeva al cellulare, che portava sempre con sé.

Il corpo dell’uomo è stato recuperato dai vigili del fuoco di Ivrea, intervenuti assieme ai carabinieri di Settimo Vittone,  ma all’arrivo del 118 non c’è stato più nulla da fare.

I primi esami eseguiti dal medico legale hanno escluso la morte violenta e la Procura di Ivrea, per il momento, ha aperto un fascicolo per infortunio sul lavoro. Pare che verso le ore 13 di mercoledì, l’uomo si sia recato in località Ghiaro per effettuare dei sopralluoghi legati all’irrigazione dei campi. Mentre Stefano scendeva verso il fiume sarebbe scivolato e avrebbe battuto la testa, con il corpo che è stato ritrovato a circa 300 metri dall’Ape Piaggio che aveva usato per recarsi al terreno, con ancora gli attrezzi da lavoro rimasti sul furgoncino. Non si esclude, comunque, che l’imprenditore possa essere stato vittima di un malore. 

Le indagini coordinate dal pm Daniele Piergianni sono stte affidate allo Spresal dell’Asl To4 e ai carabinieri di Ivrea.

Dopo il primo esame del medico legale, il corpo di Motta Fré è stato composto nelle camere mortuarie dell’ospedale eporediese, attendendo le disposizioni della magistratura.

Stefano Motta Fré era un giovane imprenditore molto apprezzato, titolare dell’azienda agricola Molino Motta Fré, dove si occupava della lavorazione del mais e del grano per la produzione delle rinomate e tipiche miasse locali. 

Appresa la notizia, anche il sindaco di Quincinetto, Angelo Canale Clapetto, è rimasto sconvolto. 

Stefano era un professionista - dice il primo cittadino - aveva dedicato la sua vita al lavoro e a far crescere l’azienda di famiglia. Non si era mai sposato, ma non era un uomo per niente solitario: amava la compagnia e partecipava sempre alla festa dei coscritti, senza contare la storica battaglia delle reines e le esposizioni bovine. La sua scomparsa lascia un vuoto in tutto il nostro territorio”. 

Anche il cugino, Giovanni, non riesce darsi pace, ricordando come l’uomo fosse sempre molto prudente e anche mercoledì mattina, giorno del decesso, indossasse gli stivali, motivo per cui non si esclude che possa essere stato colto da un malore.

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