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Un caso che solleva dubbi sulla sicurezza dei centri estivi comunali
11 Luglio 2023 - 22:39
“Oggi ho incontrato i genitori della bambina, molto provati ed ancora sotto choc. Mi hanno dato incarico di procedere in ogni sede per ottenere giustizia per quello che è un fatto gravissimo è devastante! La bambina si nasconde sotto il tavolo, non vuole staccarsi dai genitori in evidente paura di abbandono. Igenitori hanno già chiesto sostegno per la piccola e, penso, avranno anch’essi necessità di riacquistare fiducia e serenità".
Parla così a ruota libera, l'avvocato Williams Pipitone di Torino.

L'avvocato Pipitone
La storia è talmente incredibile che a stento troviamo le parole per raccontarla. E' successo martedì 11 luglio, intorno alle 16, più o meno all'altezza del civico 226 di corso Francia.
C'era una bambina di 4 anni che piangeva. Voleva attraversare la strada.
Un signore s'è fermato. S'è inchinato e le ha chiesto dove fossero mamma e papà. Non vedendoli nei dintorni ha chiamato la Questura e immediatamente tre volanti della polizia si sono precipitate sul posto per constatare di persona.
Solo in tarda serata la bambina ha ritrovato i suoi genitori. E va bene quel che finisce bene, non fosse che mamma e papà erano tranquillamente affaccendati nei propri mestieri, lungi da loro l'idea che la propria figlia si trovasse in quella situazione.

Immaginatevi il papà al telefono con il poliziotto.
"Lei è il padre di... Sua figlia si chiama.... Dove si trova adesso....?".
"Ho portato mia figlia al centro estivo questa mattina...." s'è arrabbiato pensando, a tutta prima, che si trattasse di uno scherzo telefonico.
Nessuno scherzo! La sua piccola in verità avrebbe davvero dovuto essere lì e non in corso Francia, in un centro estivo gestito per conto del Comune, in via Valgioie, da una cooperativa.
Una palazzina di tre piani, un cortile recintato, la casa del custode e un parco. La piccola s'è fatta due piani di scale, poi ha attraversato il cortile passando davanti al custode e s'è ritrovata in strada da sola, peraltro percorrendo da lì fino in corso Francia non meno di 400 metri.
Fortuna ha voluto che nonostante la tenera età, i poliziotti siano riusciti a risalire ai genitori (un plauso a loro) in caso contrario forse adesso staremmo qui a raccontare dell'ennesima sparizione.
Domani la famiglia presenterà formale denuncia contro il centro estivo e contro il Comune di Torino.
Da un primo controllo effettuato oggi sarebbe però emerso che la struttura non sarebbe affatto adeguata ai servizi erogati.
La domanda a questo punto sorge spontanea: ci sono stati dei controlli preventivi?
Chissà che cosa dirà di questa brutta storia, quando lo verrà a sapere, il sindaco Stefano Lo Russo.
Perchè sì, a cercarlo, qualche parallelismo con il celebre film su Baby birba lo si può anche trovare, ma tutto è stato tranne che un film...

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