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Cronaca
20 Aprile 2023 - 15:47
La procedura si concluderà oggi pomeriggio, durante il Consiglio Comunale di Volpiano. Il Comune entrerà in possesso della casa di quello che fu il capo della locale di Ndrangheta. La casa, già sequestrata da tempo, si trova in via Giorgia Basta 28. Si tratta di un appartamento con un box.
I beni erano intestati a A.A. Nel 2013 il Tribunale di Torino ha disposto la confisca definitiva dei beni tramite misura di prevenzione. A.A., classe 1960, è stato capo della locale di Volpiano con la dote di Vangelo (dote di livello più elevato, ottenuto per più meritevole condotta delinquenziale) della “Società Maggiore”. Già negli anni 70 A.A. è stato implicato insieme al fratello in reati di truffa e ricettazione, successivamente condannato nel 1978 a Torino per violenza carnale e rapina aggravata. Arrestato nuovamente il 26/11/92 a Milano, veniva condannato con sentenza della Corte di Appello di Torino del 4/7/1996 a 22 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, e usciva dal carcere il 21/7/2009.
La famiglia A. tra il 2000 e 2009, pur avendo dichiarato un reddito al di sotto della soglia di povertà, compie acquisti sproporzionati alla capacità reddituale, tra cui le due unità immobiliari di via Basta 28. Alla luce di ciò, con provvedimento di prevenzione iniziato nel 2011 si dispone la confisca relativa a due unità immobiliari a Volpiano in via G. Basta 28, intestate alla moglie di A., nonché alla somma rinvenuta in sede di perquisizione.
A.A. viene arrestato insieme ad altri 149 indagati il 9/06/2011 e durante l’udienza preliminare del 23/5/2012 chiede l’applicazione della pena (patteggiamento). Dalle intercettazioni e dalle indagini risulta che sia stato affiliato alla ‘ndrangheta quantomeno dal ‘1994 e che durante il carcere riceveva elargizioni di denaro derivanti dalla gestione di attività economiche controllate da altri affiliati alla ‘ndrangheta, in particolare case da gioco e videopoker. Quest’ultima circostanza dimostra la continua appartenenza all’organizzazione.
Il GIP ritiene sussistere unicità di disegno criminoso con la condanna degli anni ’90 in quanto il narcotraffico costituisce il “mestiere” dell’appartenente alla ‘ndrangheta, mentre l’affiliazione all’associazione costituisce lo “status” necessario a operare.
Volpiano è il Comune che presenta più beni confiscati alla criminalità organizzata sul territorio canavesano rispetto agli altri Comuni, 8 in tutto.
Solo due di questi sono stati recuperati: Casa Mariuccia e la caserma dei vigili del fuoco.
Il primo è stato destinato e trasferito al patrimonio del Comune di Volpiano per fini istituzionali nel 2015 ed è ora sede di Casa Mariuccia, casa rifugio per donne vittime di violenza, anche grazie al contributo regionale per il funzionamento. Per quanto riguarda il secondo, in via Torino 11: il bene è stato destinato e trasferito al patrimonio del Comune di Volpiano per scopi sociali nel 1995 ed è stato assegnato ai Vigili del Fuoco volontari e adibito a centro addestramento nazionale cinofilo. Sono stati effettuati dei lavori grazie ad alcuni fondi regionali.
La caserma dei vigili del fuoco di Volpiano, l'edificio è stato sequestrato alla criminalità organizzata tanti anni fa
Ora, dopo 30 anni di attesa, potrebbe essere la volta del bene presente in via Trento 12. Il bene era intestato a F.M. Nel 1992 la Procura della Repubblica di Torino ha disposto la confisca del bene all’interno di un procedimento penale. Si tratta di un appartamento in un condominio, si trova in cattive condizioni. Ora, però, sarà l’Unione Net a finanziarne il recupero. Una delle linee di intervento concerne i percorsi di autonomia per persone con disabilità, con un finanziamento di 715.000 euro. L’obiettivo generale del progetto è quello di garantire un percorso partecipato, guidato e monitorato che permetta alle persone con disabilità, in coerenza con il progetto di vita di ciascuno, di migliorare la propria autonomia abitativa, individuale e lavorativa, anche con il supporto delle tecnologie informatiche. A tal fine sono stati individuate due strutture e sono previsti lavori di adeguamento e allestimento degli spazi. Di particolare rilievo il recupero della struttura di via Trento 12 a Volpiano, che sarà adibita a cohousing per persone con disabilità: si tratta di un immobile che era stato confiscato alla criminalità organizzata e che viene restituito alla comunità per finalità di grande rilievo sociale.
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