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TRAGEDIA. Operaio 33enne scivola dal capannone e muore

È l'ennesima morte sul lavoro

TRAGEDIA. Operaio 33enne scivola dal capannone e muore

L'azienda di via Emilia

Un tragico incidente sul lavoro si è verificato ieri pomeriggio a San Mauro Torinese, nella zona industriale di Pescarito, in via Emilia 7. Un operaio bosniaco di 33 anni, Amel Marusic, residente a Biella, è morto dopo essere caduto dal tetto di un capannone in cui si stavano effettuando dei lavori di rifacimento.

Secondo le ricostruzioni fatte dai carabinieri di San Mauro e dallo Spresal dell’Asl To4, sembra che l'uomo abbia perso l'equilibrio dopo che una ondulina in plexiglass su cui stava camminando si sia accidentalmente spostata facendolo cadere nel vuoto. L'operaio stava lavorando per una ditta edile di Biella con un contratto regolare. Tuttavia, sembra che non avesse le adeguate protezioni di sicurezza, come suggerito dalle prime ipotesi degli inquirenti.

La procura di Ivrea ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, per accertare le cause esatte dell'incidente e verificare eventuali responsabilità. Nel frattempo, per permettere le indagini, il capannone e uno dei mezzi utilizzati per il lavoro sono stati messi sotto sequestro.

La morte dell'operaio è un duro colpo per la sua famiglia e per la comunità di Biella. Questo incidente ricorda ancora una volta l'importanza di adottare misure di sicurezza adeguate sul lavoro per proteggere la vita e l'incolumità dei lavoratori.

Per permettere le indagini sono stati messi i sigilli al capannone e ad uno dei mezzi utilizzati per il lavoro.

Quante morti sul lavoro?

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail nel 2022 sono state 697.773 (+25,7% rispetto al 2021), 1.090 delle quali con esito mortale (-10,7%).

In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 60.774 (+9,9%).

Lo indica l'Inail, sottolineando l'aumento delle denunce di infortunio nel complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni tradizionali) e un calo di quelle mortali (per il notevole minor peso delle morti da contagio, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere). 

L'aumento degli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 è legato sia alla componente femminile, che registra un incremento percentuale maggiore e pari a +42,9% (da 200.557 a 286.522 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +16,0% (da 354.679 a 411.251).

Lo comunica l'Inail pubblicando i dati relativi allo scorso anno. L'aumento ha interessato sia i lavoratori italiani (+27,0%), sia quelli extracomunitari (+20,8%) e comunitari (+15,8%). Dall'analisi per classi di età emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni. 

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