Cerca

Il caso

Autovelox "nascosto" e con il cartello di avviso a pochi metri, tutto normale?

Scoppia la protesta social degli automobilisti

Autovelox "nascosto" e con il cartello di avviso a pochi metri, tutto normale?

L'autovelox in via Caudana a Castiglione Torinese

Evitare che le automobili sfreccino a tutta velocità sulle strade cittadine è certamente un obiettivo importante per la sicurezza di tutti ma è davvero utile farlo così? 

Siamo a Castiglione Torinese e, mercoledì mattina, in via Caudana, è comparso un autovelox mobile, piantato lì, su un treppiedi, praticamente "nascosto" dietro un veloOK (uno di quei bidoni arancioni che ogni tanto possono contenere un velox ma che il più delle volte non lo contengono). 

Sui social è scoppiata la protesta da parte di alcuni automobilisti, in particolar modo per la distanza tra il cartello che avvisa della presenza del velox e l'apparecchio stesso, una distanza sostanzialmente inesistente.

"Qualcuno sa dirmi - chiede Angelo - se è a norma mettere il cartello che avvisa del velox con così poco preavviso? Sono circa 10 metri. È in via Caudana".

Sul tema sono arrivati numerosi pareri: chi dice che è normale, chi no, chi dice che basta rispettare la velocità chi dice che l'amministrazione fa bene a sanzionare chi va troppo forte. E ci mancherebbe, chi non rispetta il codice della strada deve pagare. 

Epperò ci sono delle regole anche per fare le multe...

Leggiamo dal sito LaLeggeperTutti celebre portale che si occupa di legge e giurisprudenza.

"Di recente, - leggiamo - si è posto un problema. Nel tempo, le amministrazioni titolari delle strade hanno collocato (come avvenuto anche a Castiglione) numerosi cartelli con l’avviso “controllo elettronico della velocità”, anche laddove i controlli non venivano eseguiti o avvenivano di rado. Tutto questo ripetersi di avvertimenti, privi però della successiva presenza della polizia, ha fatto sì che gli automobilisti non avvertissero più la perentorietà e l’importanza degli avvisi, finendo per non prenderli più in considerazione".

Ed ecco che quindi le cose sono cambiate, c'è bisogno del doppio cartello. Il problema, per Castiglione, è che, però, pure questo deve stare ad una debita distanza dall'autovelox.

"È intervenuta, - leggiamo ancora dal portale legislativo - nel 2017, la Direttiva Minniti. Tale normativa ha stabilito che, laddove un autovelox mobile venga collocato su una strada ove i controlli elettronici della velocità avvengono sporadicamente, oltre al cartello piantato nel terreno in modo stabile, è necessario aggiungerne un secondo, di quelli amovibili, collocato ai margini della strada. Anche quest’ultimo deve essere posizionato non a ridosso dell’autovelox ma ad un’adeguata distanza da esso, in modo da consentire ai conducenti di frenare per tempo".

La precisazione dell'amministrazione è sbagliata

Il Comune pubblica in una foto su Facebook il cartello presente da sempre che indica "controllo elettronico della velocità". Peccato che il secondo cartello, anch'esso obbligatorio per legge, per indicare l'utilizzo dello strumento, sia stato collocato a ridosso dell'autovelox e non alla giusta distanza.

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori