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Il caso
19 Febbraio 2023 - 19:55
Il cane caduto nel Canale Cimena
Ancora problemi con il canale ENEL Cimena che continua a non essere sicuro, e quanto successo nel week end appena passato è un’ennesima riprova.
I vigili del fuoco di Torino Stura squadra 61 hanno salvato un cane Border Collie caduto nel canale Cimena a San Raffaele. L’operazione di salvataggio è avvenuta nella mattinata di sabato 18 febbraio grazie all’intervento dell’elicottero Drago 66. Il Border Collie rischiava di essere trascinato via dalla corrente e non poteva salire le scoscese pareti in cemento del canale artificiale. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente, calando un operatore in acqua con un’imbracatura per recuperare l’animale. Dopo averlo trascinato in cima alla riva, il cane è stato prontamente riconsegnato ai suoi padroni.
Il piccolo Border Colli e l'operatore in acqua
La tempestività dell’intervento e la professionalità dei vigili del fuoco hanno permesso di evitare che l’animale subisse danni permanenti o peggio ancora.
Certo una storia con un lieto fine, quella di questo piccolo amico a quattro zampe; tuttavia rimane un “però”: il canale Cimena, specialmente in alcuni punti, rimane troppo pericoloso.
Il corso d’acqua, che corre per l’omonima città e passa anche da Gassino, Castiglione e San Mauro, negli ultimi anni è infatti stato teatro di non pochi incidenti, alcuni anche mortali. Senza andare troppo indietro nel tempo, basta pensare al maggio 2022, momento in cui Franca Sommacal, castiglionese di 66 anni, decise di togliersi la vita buttandosi proprio nel canale. Ancora, nel luglio dell’anno scorso, aveva fatto molto clamore il caso del cucciolo di cinghiale finito nelle acque dell’ENEL Cimena: l’animale non riusciva né a nuotare né a uscire, a causa dei ripidi e scivolosi argini, e dopo qualche ora era stato abbattuto dalle guardie forestali sotto gli occhi attoniti della folla che nel mentre si era raccolta. Ancora, alla lista degli incidenti con il canale Cimena si vanno ad aggiungere cani caduti nell’acqua, padroni che si sono buttati per aiutare i propri animali e anche tutta una serie di runners che sono scivolati dentro a questo corso artificiale.
“Tutto bene quel che finisce bene” per il Border Collie di ieri sì, ma qua il problema è un altro: il canale non è sicuro, gli argini sono troppo scoscesi per risalire se si finisce dentro e soprattutto mancano completamente le protezioni.
Le amministrazioni della zona si sono a più riprese battute per far inserire una staccionata o elementi che mettano in sicurezza gli argini, ma stando a quanto afferma una sentenza di Cassazione, la cartellonistica presente sarebbe sufficiente a rendere sicura l’area.
È logico che non sia così e, al momento, alcuni Comuni avrebbero già anche pronte delle idee per mettere in sicurezza l’area ma, come sempre, i progetti sono fermi ai tavoli di lavoro di Città Metropolitana di Torino, in attesa della prossima storia che, purtroppo, un lieto fine potrebbe anche non avercelo.
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