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Chivasso

Proteste per la prostituzione maschile: “Mezzi nudi in strada, ora basta!”

I residenti di Betlemme si lamentano per il degrado in cui sta precipitando la frazione: “Tutti i giorni dopo le 17 sono qui”

Chivasso

Un uomo mezzo nudo in una strada di campagna a Betlemme

Betlemme è in balìa del degrado e dell’abbandono! E’ sotto gli occhi di tutti eppure nessuno fa nulla!”.

La protesta arriva dalla frazione a nord-est della città ed è una richiesta di aiuto alle istituzioni.

Al sindaco Claudio Castello, in primis, e alla sua Giunta, compreso l’assessore all’Ambiente Fabrizio Debernardi, che pure vivono in zona.

Possibile che non vedano?”.

Che cosa c’è da vedere da qualche settimana a questa parte nella tranquilla frazione nota per il gemellaggio con la più celebre Betlemme di Palestina, le sue suggestive celebrazioni natalizie e la sua festa che ogni anno richiama centinaia di chivassesi?

E’ sufficiente farsi un giro per le strade, in una giornata qualsiasi.

Rifiuti abbandonati ai lati delle strade

Ai lati, nei fossi, qua e là discariche abusive di rifiuti con scarti dell’edilizia, gomme di auto abbandonate, sacchi di rifiuti. In un campo vicino al cavalcavia della tangenziale est, qualche giorno fa è stata trovata anche una testa decapitata di una capra. Non un bello spettacolo, insomma.

La testa di una capra buttata in un campo

Uno spettacolo che è diventano ancora meno decoroso da qualche settimana in qua, da quando cioè le stradine di campagna intorno al frutteto tra Betlemme e Torassi, sempre nei pressi del cavalcavia della tangenziale est, sono diventate luogo di prostituzione maschile.

Dalle 17 in poi, fino all’ora di cena, è un via vai di aiuto che passano e si fermano, con i clienti adescati da uomini seminudi ai lati della strada.

Passiamo tutti i giorni per quella via con i bambini e vedere questi in mutande o in perizoma non è certo edificante”, dice una nonna che vive in zona.

Il fenomeno si è spostato qui da qualche settimana. Probabilmente anche a causa del disboscamento del boschetto di Pratoregio, zona nota per gli incontri a sfondo sessuale, teatro dell’omicidio ancora irrisolto di Giuseppina Arena, la Giusy di via Togliatti, e che nell’ultimo periodo è stata radicalmente trasformata con l’abbattimento di centinaia di alberi.

Intanto gli abitanti di Betlemme protestano, preoccupati per l'insolito e continuo via vai di automobilisti, clienti e voyeur, che sta causando disturbo e fastidio nella loro comunità.

Alcuni residenti hanno anche segnalato il problema ai media locali, nella speranza di ottenere maggiori attenzioni sulla questione.

La situazione dovrebbe essere affrontata con urgenza dall’amministrazione, perché non vengono a controllare?”, dicono.

Le sanzioni sulla prostituzione in Italia

In Italia, la prostituzione in sé non è un reato. Tuttavia, la legge italiana prevede sanzioni per diverse attività correlate alla prostituzione, come ad esempio lo sfruttamento della prostituzione, la tratta di persone a fini di prostituzione e la gestione di locali o case di appuntamento.

Inoltre, la legge italiana prevede sanzioni per coloro che si prostituiscono in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Lo sfruttamento della prostituzione è un reato penale punibile con la reclusione fino a 10 anni e una multa da 15.000 a 150.000 euro. La tratta di persone a fini di prostituzione è un reato penale punibile con la reclusione fino a 15 anni e una multa da 15.000 a 150.000 euro. La gestione di locali o case di appuntamento è un reato penale punibile con la reclusione fino a 3 anni e una multa da 3.000 a 30.000 euro.

Inoltre, l'art. 726 del Codice Penale italiano prevede sanzioni per coloro che si prostituiscono in luoghi pubblici o aperti al pubblico. In particolare, la legge prevede una sanzione amministrativa per chiunque si prostituisca o compia atti osceni in luoghi pubblici o aperti al pubblico, con una multa che può arrivare fino a 300 euro.

In ogni caso, la legge italiana cerca di affrontare la prostituzione come un problema sociale complesso, cercando di proteggere le persone coinvolte, in particolare le donne, dalla tratta, dallo sfruttamento e dalla violenza, e cercando di combattere la criminalità organizzata che spesso sfrutta la prostituzione a scopo di lucro.

Tuttavia, le opinioni sull'efficacia e sulla giustezza delle leggi sulla prostituzione in Italia sono divise, e ci sono diverse posizioni sulla questione della legalizzazione o della decriminalizzazione della prostituzione.

Numeri sulla prostituzione

Le stime sulla prostituzione sono spesso incomplete e soggette a variazioni a seconda delle fonti utilizzate, in quanto si tratta di un fenomeno complesso e spesso difficile da monitorare.

Secondo una stima dell'Associazione On the Road del 2020, in Italia ci sarebbero circa 70.000 donne che si prostituiscono, mentre le stime sulla prostituzione maschile sono generalmente meno precise.

Una stima del 2017 della Cooperativa Xenia, un'organizzazione che fornisce assistenza alle donne che si prostituiscono, indicava che circa il 25% delle persone assistite dalla cooperativa erano uomini, ma è importante notare che questi dati si riferiscono solo alle persone che hanno richiesto assistenza alla cooperativa e non rappresentano necessariamente l'intera popolazione di uomini che si prostituiscono in Italia.

In ogni caso, è importante notare che la prostituzione in Italia è spesso associata a forme di sfruttamento, tra cui la tratta di persone, il lavoro forzato e lo sfruttamento sessuale. La maggior parte delle persone coinvolte nella prostituzione in Italia sono straniere e molte di loro sono vittime di tratta e sfruttamento. L'Italia ha adottato diverse leggi per contrastare la tratta di persone e lo sfruttamento sessuale, ma il fenomeno rimane diffuso e complesso da affrontare.

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Commenti all'articolo

  • Gesù cristo

    13 Settembre 2023 - 22:01

    Sì conosco il posto e devo dire che non è male: si sborra sempre con pochi euro. Una volta mi sono fatto un'intera famiglia di Betlemme: la mamma ina nota puttana, il babbo un vecchio falegname tossico a cui piaceva guardare mentre gli altri gli ingravidavano la moglie e perfino il foglio amava farsi inculare bendato dai suoi 12 amichetti nordafricani! Che paese di pervertiti porco dio!!!

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  • Gesù cristo

    13 Settembre 2023 - 21:58

    Beh! Non c'è da meravigliarsi! Conosco la storiella di un'intera famiglia di pristituzione di Betlemme: il papà un falegname che gli piaceva guardare mentre la moglie scopava con gli altri, la mamma una nota puttana e il figlio un truffatore che faceva i porno gay con i suoi 12 amichetti nordafricani...

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