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Caso Cospito
16 Febbraio 2023 - 23:28
La busta con il proiettile è stata recapitata a casa di un manager della Iveco Defense Vehicles di Bolzano
Parole di solidarietà verso Alfredo Cospito e poi una serie di minacce esplicite ad aziende e manager.
Il volantino a firma della Federazione Anarchica Informale (Fai) recapitato in diversi stabilimenti italiani innalza la tensione, dopo le azioni rivendicate nelle ultime settimane dagli anarchici nei confronti del personale e delle sedi diplomatiche, a Berlino, a Barcellona e prima ancora ad Atene.
Episodi da non sottovalutare per il Viminale anche se "le forze dell'ordine hanno un livello di attenzione già alto".
Le lettere sono arrivate il 15 febbraio ad aziende legate al settore della difesa, l'accusa esplicita è di alimentare la guerra in Ucraina.
Alla Iveco Defence Vehicles di Bolzano, che produce anche veicoli per la difesa, è stato consegnato un plico, indirizzato a un manager dello stabilimento, contenente la lettera intimidatoria, e un proiettile per rafforzare il messaggio.
Il plico è senza timbro di annullo, significa che è stata imbucato senza essere spedito, rendendo più difficile risalire a chi l'abbia mandato.
Sul fatto indaga la Procura di Trento, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per minacce aggravate dalla finalità di terrorismo.
Gli episodi sono al vaglio degli investigatori, ma per il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi si tratta di "modalità già viste su cui le forze dell'ordine hanno un livello di attenzione già alto. Dobbiamo però lanciare messaggi sempre molto equilibrati, non di sottovalutazione ovviamente, ma - è l'invito a stemperare i toni - neanche bisogna far preoccupare la gente".
Appena arrivata la notizia il Pd, con la capogruppo Debora Serracchiani, ha chiesto nell'Aula della Camera una informativa urgente del titolare del Viminale, "considerate le dichiarazioni recenti del presidente del Consiglio, secondo cui il clima si sta 'pericolosamente surriscaldando'".
Il Guardasigilli Carlo Nordio
Proprio ieri, riferendo alla Camera, il Guardasigilli Carlo Nordio ha attribuito al "moltiplicarsi delle azioni intimidatorie da parte di gruppi anarco-insurrezionalisti" la conferma della pericolosità di Cospito, che è in sciopero della fame dal 20 ottobre contro il regime del 41bis cui è sottoposto da marzo.
Per il Guardasigilli sono la riprova della "capacità di orientare le iniziative di lotta della galassia anarchica insurrezionalista".
Cospito resta ricoverato in regime di 41 bis nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano. Le sue condizioni sono date in lieve miglioramento.
Alfredo Cospito sta facendo lo sciopero della fame
Da lunedì scorso ha ripreso ad assumere gli integratori e a mangiare yogurt.
I valori degli esami cui è stato sottoposto, secondo quanto trapela in ambienti giudiziari e carcerari, risulterebbero leggermente migliorati rispetto ai giorni precedenti.
Superato il centesimo giorno di digiuno, l'anarchico avrebbe ascoltato i consigli di alcuni medici per evitare che la situazione potesse precipitare con una crisi cardiaca.
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