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Lutto

L'addio a Mario Sasso, ex sindaco, geometra e calciatore gentiluomo

Aveva 96 anni e ha segnato la storia politica di Ciriè tra il 1953 e il 1985

Mario Sasso

Mario Sasso è stato ex sindaco, assessore e in gioventù bandiera del Ciriè Calcio

Sindaco, assessore, geometra e in gioventù anche calciatore, bandiera del Ciriè Calcio. Ma soprattutto un gentiluomo.

Con Mario Sasso, ad andarsene è un pezzo di storia di Ciriè.

Classe 1926 è mancato ieri, martedì 6 febbraio all'età di 96 anni.

Di professione geometra - con studio nel cuore antico della città, in via Clemente Macario, portato avanti oggi dal figlio Giorgio e dal nipote Francesco - Sasso entrò in amministrazione nel 1953 con la tessera della Democrazia Cristiana.

All'epoca era sindaco il colonnello Vittorio Ghirardi che da lì a poco lo volle in giunta. Divenne assessore con deleghe ai lavori pubblici, un incarico che ricoprì anche con i due sindaci successivi, con il dottor Giovanni Mussa e con Giampaolo Brizio.
E fu proprio quando Brizio divenne presidente della Regione Piemonte, nel 1980, che Sasso divenne sindaco.
E restò alla guida della città fino al 1985.

Dopo quegli anni decise di andare in pensione dalla vita pubblica, ma ricoprì ancora un incarico come consigliere nel collegio dell'ordine dei geometri.

A Ciriè molti ricordano ancora le sue gesta come calciatore.

MARIO SASSO, il terzo in alto da desta, con la maglia del Club Sport Ciriè

Tra questi anche l'attuale vicesindaco Aldo Buratto: "Era proprio un bel giocatore - racconta -. In quegli anni andavo sempre a vedere il Ciriè e seguivo Sasso che era un terzino, un bravo difensore. Io stesso, poi, ho giocato nel Ciriè. Nel 1062 ero nella seconda squadra e dovevamo giocare con il San Maurizio. Sasso era un dirigente in quegli anni. Aveva già smesso di giocare, ma quando ci accorgemmo che manca un giocatore, che eravamo soltanto in 10, non ci pensò due volte: si fece dare un paio di scarpe e scese in campo con noi. Aveva 36 anni e io ne avevo 19 anni. Fu un'emozione grande".

La passione per il calcio ha accompagnato la vita di Sasso, così come quella per la politica.

Iniziò a giocare nel 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. A guerra finita, nel 1946, fu tra i fondatori dello Sport Club Ciriè.

"Non solo fu tra i fondatori - racconta Buratto - ma nel 1979, dopo un anno di sofferenza della società, chiamò degli ex dirigenti e con loro rifondò la compagine. Erano Domenico Calorio, che divenne presidente, Beppe Savant, che prese l'incarico di direttore sportivo e Gianni Boiano, che ricoprì l'incarico di responsabile del settore giovanile".

Insomma, non solo un calciatore. Mario Sasso per il Ciriè è stato anche dirigente, allenatore, vicepresidente e presidente. Un amore grande, il suo. Lo stesso trasferito al figlio Pierangelo che, proprio come il padre, fu un bravo giocatore e poi un dirigente nell'ambito del ciclismo oltre che un giornalista sportivo.

"E' stato un amministratore onesto, capace, corretto". Queste le parole di Guido Bili, presidente del consiglio comunale nella prima giunta guidata dal sindaco Loredana Devietti tra il 2016 e il 2021 e assessore con Sasso tra il 1978 e il 1985.

Mario Sasso, nonostante abbia dato molto alla città per 96 anni, lascerà un vuoto.

Mercoledì 8 febbraio, alle 19, nel Duomo di San Giovanni, si terrà la veglia di preghiera.
I funerali verranno celebrati giovedì 9 febbraio alle 10,15 nel Duomo di San Giovanni a Ciriè

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