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Il caso

Niente mensa: i bambini sono ancora costretti a mangiare sui banchi

Ma fa bene pranzare così?

In città ci sono 10 bambini che pagano la mensa scolastica di più di tutti

A Volpiano, alla scuola "Guglielmo da Volpiano", è tutto fermo ai tempi del covid: si mangia ancora in classe.

È tutto scritto in una determina pubblicata, qualche giorno fa, sull'albo pretorio del Comune.

Scuola elementare Guglielmo da Volpiano 

"Viene richiesta - si legge - per la scuola primaria “Guglielmo da Volpiano”, la prosecuzione della consumazione del pasto in aula per le 4 classi prime (per un totale di ca. 80 bambini + insegnanti per 3 giorni a settimana)".

Ma come? E la mensa? E l'organizzazione pre covid? Evidentemente per la dirigente scolastica, e pure per il Comune, non è il caso di far tornare i bambini a mensa, di far recuperare il valore della socialità che un momento come quello poteva avere per un bambino o una bambina.

Niente da fare: fermi a mangiare al banco.

Tutto è iniziato nel 2020 quando l’arrivo del covid aveva costretto le scuole a riorganizzarsi. Anche per quanto riguarda il cibo tutto era cambiato: per evitare assembramenti nella maggior parte delle strutture si era deciso di far mangiare i bambini dentro le aule, seduti al proprio banco. Questo durante il periodo emergenziale. Eppure, a Volpiano tutto è continuato così fino ad oggi e continuerà ancora così: si mangiava in classe e si continua a mangiare in classe. Tra i genitori, oggi, molti si chiedono se si tornerà mai all’epoca pre pandemia? La risposta è “No” (per ora, almeno fino a marzo), si continuerà a mangiare in classe.

Gli operatori devono girare per tutta la scuola con i carrelli riscaldati, con tutti i pasti, gli scatoloni, e fanno lo smistamento nei corridoi. Questo vuol dire che c’è un via vai di bambini che vanno in bagno, insegnanti che passano.  A livello organizzativo, insomma, non è il massimo.

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