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Il caso
26 Dicembre 2022 - 12:27
Il microfono "rubato"
A Venaria succedono cose... Cose che possono accedere solo a Venaria. Nell'ultimo Consiglio Comunale c'è stato addirittura il "furto" di un microfono.
Tutto parte dalla comparsa della Madonna di Lourdes del parlamentino venariese, Valeria Strazzeri. È entrata in Consiglio Comunale, e qualcuno ha fatto fatica a riconoscerla, si è seduta e ha rubato il microfono che stava utilizzando la collega del Movimento 5 Stelle, Caterina Terrizzi.
La consigliera Strazzeri poco dopo il "furto" del microfono
Chapeau!
Ma chi è Valeria Strazzeri? Parliamo di una sorta di fantasma: eletta con il Partito Democratico nel 2020, dopo un lungo percorso spirituale, ad aprile del 2021, decide cambiare casacca e passare al gruppo misto.
Da lì in poi praticamente sparisce: non compare alle commissioni, non è presente in Consiglio, appare quasi solo quando c'è da votare il bilancio e, guarda un po', vota sempre a favore dell'amministrazione del Sindaco Fabio Giulivi. Insomma: visto che la maggioranza ogni tanto scricchiola un aiuto da un fantasma può tornare sempre utile.
Ma torniamo a quanto successo nell'ultimo Consiglio...
La Strazzeri è arrivata in aula poco dopo l'inizio della discussione decisa ad accomodarsi nel posto che occupa più spesso (un paio di volte l'anno, quando è presente). Si è seduta, ha afferrato il microfono a lei più vicino (che stava usando Terrizzi), ha tolto la tessera della collega (ogni consigliera dispone di un tesserino che inserisce dentro il microfono per parlare) e se ne è impossessata.
Le postazioni dei consiglieri
Da lì è partito il finimondo.
"Mi è stato detto che i posti non sono fissi né prenotati - attacca la consigliera di minoranza Barbara Virga, del gruppo misto - qui è successo che la consigliera Terrizzi aveva il tesserino inserito nel microfono e la collega si è permessa di togliere il tesserino e prendersi il microfono. Non siamo al mercato, invito tutti ad usare l’educazione. Non ho capito il problema, in questa legislatura mi è stato detto che potevamo metterci dove volevamo. Il Presidente del Consiglio vuole o no fare rispettare l’educazione?".
La consigliera Virga mentre agita il tesserino della collega Terrizzi rimasta senza microfono
"Poiché la consigliera Terrizzi non poteva parlare - continua Virga - perché privata del microfono, mi sono permessa di segnalare al Presidente del Consiglio Comunale, in quanto titolare dell'ordine pubblico, perché richiamasse all'educazione e al rispetto del luogo e delle regole. Risultato: zero! Mi sono imbarazzata io per l'inerzia del Presidente e per la consigliera maleducata. L'aula del Consiglio rappresenta la Repubblica e i valori Costituzionali. In questa occasione sembrava un "postaccio" per usare un eufemismo. Che vergogna!".
Scioccata dall'accaduto anche la diretta interessata.
"Grazie Barbara! - commenta Caterina Terrizzi, consigliere del Movimento 5 Stelle - Ti ringrazio per aver preso le mie difese. La "signora" in questione è una gran maleducata e non merita la mia considerazione. Ho preferito cambiare posto piuttosto che azzuffarmi in Consiglio perché io sono fatta cosi. Siamo adulti ma alcuni pensano ancora di trovarsi all'asilo. Per il resto si è capito con chi abbiamo a che fare!".
Mariagrazia Catania
Duro anche il commento di Mariagrazia Catania, consigliera di minoranza di Uniti per Cambiare.
"Il comportamento è stato inqualificabile, hai tutta la mia solidarietà, avrebbe potuto usare toni e modi diversi se proprio ci teneva a sedersi lì. Evidentemente, per alcuni, l'educazione non è più un linguaggio comune. In tutto questo il Presidente del Consiglio se ne lava le mani...ma non stupirti non è la prima volta".
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