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Minacce a Stefano Corti, l’inviato de Le Iene racconta di messaggi inquietanti rivolti a lui e alla famiglia (Reel)

L’uomo che lo ha contattato via WhatsApp dice di venire dalla guerra in Cecenia e cita la compagna Bianca Atzei e i figli

Stefano Corti

Stefano Corti

Il volto televisivo Stefano Corti, inviato de Le Iene e conduttore della seconda edizione di “Sfida Impossibile”, ha denunciato pubblicamente di aver ricevuto minacce anonime. L’annuncio è arrivato tramite un video su Instagram, dove il giornalista ha raccontato che da circa tre settimane viene contattato su WhatsApp da un uomo che si sarebbe presentato come «uno che viene dalla guerra in Cecenia».

Le parole usate dal mittente hanno destato particolare preoccupazione. In un messaggio l’anonimo scrive: «Hanno minacciato me e la mia famiglia. Quello che è successo è gravissimo e farò di tutto per scoprire chi è questa persona». A spaventare Corti è stata soprattutto la condivisione di una foto della sua famiglia, accompagnata dalla frase «che bella famiglia...». Un riferimento diretto alla compagna Bianca Atzei e ai figli: Noa Alexander, nato nel gennaio 2023, e Gabriele, di 17 anni. L’uomo avrebbe inoltre inviato le visure catastali della coppia, a conferma della conoscenza dei loro indirizzi.

I messaggi hanno assunto toni sempre più minacciosi: «Una conversazione in cui questa persona fa intendere che ci succederà qualcosa di brutto per colpa del mio lavoro alle Iene... Non ti preoccupare chi sono io, so chi sei tu... Si guadagna bene con le interviste in giro per il mondo». In altri passaggi le frasi sono diventate ancora più inquietanti: «Sei sicuro di non aver sbagliato con nessuno? Amico io vengo dalla guerra in Cecenia, non mi spaventa nulla. Ma se hai fatto un errore sai che non c'è nessuno che ti salva. Voi giornalisti in Italia pensate di essere al sicuro. Pensi che tu puoi rovinare vita persone?». Lo sconosciuto avrebbe infine proposto un incontro «dopo il confine con la Croazia».

Corti ha sottolineato come questa vicenda lo abbia colpito profondamente, spiegando: «In dieci anni di lavoro a Le Iene non mi era mai successa una cosa del genere. E ovviamente un conto è prendersela con me e un conto è mettere in mezzo la mia famiglia. È un comportamento da infami. Questa cosa mi preoccupa molto perché non sono sempre insieme a Bianca, Noa e Gabriele. Sappi che farò di tutto per scoprire chi sei».

Un episodio che mette in luce ancora una volta i rischi connessi al lavoro giornalistico d’inchiesta e le conseguenze che possono ricadere anche sulle famiglie di chi si espone in prima persona.

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