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Simone Ashley esclusa da “F1” dopo mesi di riprese

Il film con Brad Pitt taglia Simone Ashley e scatena la reazione dei fan

Delusa ma in piedi

Non ostante quest'avvenimento Simone Ashley resta in pista

Avrebbe dovuto essere il suo esordio cinematografico in grande stile. Invece, per Simone Ashley, attrice britannica nota per Bridgerton e Sex Education, il film F1 si è rivelato una promessa tradita. La sua partecipazione era stata annunciata con clamore già nel luglio 2024, e per mesi è stata al centro della promozione del progetto: vista sul set in diverse tappe del campionato – da Las Vegas a Monaco – intervistata, celebrata, presentata come uno dei volti chiave del cast.

Brad Pitt al volante para Fórmula 1 "La Película" - El Blog de Personal

Poi l’uscita del film, diretto da Joseph Kosinski e interpretato da Brad Pitt, con il supporto diretto della Formula 1 e la presenza di nomi del calibro di Javier Bardem e Lewis Hamilton. Un budget milionario, riprese nei veri circuiti, aspettative altissime. Ma al momento della proiezione, la sorpresa: Simone Ashley appare per pochi secondi, in secondo piano, senza battute né trama riconoscibile. Un ruolo che è stato letteralmente cancellato in fase di montaggio. Nessun credito rilevante, nessuna scena di rilievo. Una presenza talmente marginale da risultare invisibile.

Interpellato sull’accaduto, Kosinski ha spiegato: «Ci sono storyline che semplicemente non trovano spazio nel montaggio finale. Succede sempre. Simone è un talento incredibile, spero di lavorare ancora con lei». Parole diplomatiche, ma insufficienti a placare la reazione del pubblico. Sui social, la polemica è esplosa. In tanti hanno espresso solidarietà all’attrice, sottolineando l’ennesima occasione mancata per offrire visibilità a una donna non bianca in un ruolo centrale. C’è chi parla di superficialità promozionale, chi accusa Hollywood di continuare a vendere inclusività senza garantirla davvero.

Nonostante il trattamento subìto, Ashley si è presentata con grazia alla première londinese del film, posando sul red carpet senza far trasparire disappunto. Un gesto interpretato da molti come esempio di professionalità e dignità. Ma il disappunto resta, così come le domande.

Perché annunciare un ruolo, costruire una narrativa promozionale, per poi eliminarlo senza spiegazioni concrete? Perché ancora oggi – nel 2025 – la diversità viene considerata opzionale in fase di montaggio?

Il cinema, come la Formula 1, può essere crudele: basta una curva sbagliata per uscire di scena. Ma Simone Ashley non è sparita. Questa è solo una battuta d’arresto in una carriera destinata a ripartire. Il talento, quando c’è, trova sempre la strada per tornare a correre.

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