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Khaby Lame torna re dei social. Dalla periferia di Chivasso alla vetta del mondo digitale

Boom di visualizzazioni per il creator lo scorso mese di marzo

Khaby Lame torna re dei social. Dalla periferia di Chivasso alla vetta del mondo digitale

Khaby Lame torna re dei social. Dalla periferia di Chivasso alla vetta del mondo digitale

Dalla periferia di Chivasso, al mondo. Anzi, all’olimpo dei social. Khaby Lame, il ragazzo cresciuto tra i palazzi del Borgo Sud Est, è tornato sul trono. Primo in classifica per interazioni e secondo per visualizzazioni video nella graduatoria italiana di marzo elaborata da Sensemakers. Dopo un mese d’assenza, eccolo di nuovo lì, in cima, come se niente fosse. Con la stessa faccia da “non serve parlare” che l’ha reso il fenomeno globale da milioni e milioni di follower.

Per chi non la conoscesse, Sensemakers è la società che, in Italia, raccoglie e analizza i dati digitali grazie alla partnership con Comscore, uno dei più importanti enti internazionali per la misurazione dell’audience online. Tradotto: se c’è qualcuno che misura davvero chi conta sui social, è lei. E i suoi ranking mensili sono la fotografia più affidabile dell’universo digitale italiano, con numeri, visualizzazioni e interazioni alla mano.

Mentre il Festival di Sanremo svanisce con i suoi fuochi d’artificio, i cantanti scivolano giù dal ranking e la scena si riapre per chi sui social ci vive davvero. E Khaby, che a febbraio aveva solo fatto un passo indietro, rientra come un gigante silenzioso: +1 milione di interazioni in media per contenuto e 10 milioni di views in più per video. E senza nemmeno cambiare la frequenza di pubblicazione.

Una costanza rara, figlia forse di quella disciplina imparata crescendo in un quartiere dove non c’era nulla di scontato. Chi è di Chivasso lo sa: il Borgo Sud Est è popolare sul serio. Non è l’ambientazione patinata delle serie Netflix, ma quella vera, dove ci si inventa il futuro. E lui, quel futuro, se l’è preso con una smorfia e un gesto delle mani.

Jovanotti

Tra le altre sorprese della classifica: Jovanotti entra nella Top10 grazie al tour e al nuovo album, Jacqueline Zanetti sale sull’onda rosa del suo gender reveal e Ornella Zocco, regina delle views, segna però una battuta d’arresto con un calo del 23%. Ma il dato che salta agli occhi è un altro: nella lista dei Top Performing Post c’è il tris vincente di Khaby Lame che domina tre piattaforme su quattro.

Un trionfo personale, certo. Ma anche un segnale per tanti ragazzi delle periferie: sì, puoi partire da una casa popolare e diventare il numero uno. E puoi farlo senza urlare, senza esibire, senza forzare. A volte basta togliere il superfluo, come fa Khaby, e restare sé stessi. Un gesto semplice può parlare più di mille parole. Anche su internet.

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