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Matilda De Angelis innamorata persa: «Alessandro ha la voce più bella che abbia mai sentito»

Matilda De Angelis e l’amore per il suo santo: «Mi sarei innamorata di lui anche se faceva il panettiere»

Matila De Angelis

Matila De Angelis

«Alessandro ha, forse, la voce più bella che abbia mai sentito in vita mia, ma mi sarei innamorata di lui anche se avesse fatto il panettiere, il giardiniere o l’impiegato di banca». È con queste parole che Matilda De Angelis, attrice premiata e talento internazionale, racconta il suo amore per Alessandro De Santis, metà dei Santi Francesi, il duo musicale che sta riscrivendo la grammatica del pop italiano. Una dichiarazione che va oltre il gossip, oltre la curiosità delle cronache rosa: è una dichiarazione d’arte e d’anima.

Perché i Santi Francesi, vincitori di X Factor 2022 e protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo con L’amore in bocca, non sono solo una promessa della musica italiana: sono già una realtà solida, profonda, coerente. La voce di Alessandro – vibrante, viscerale, inconfondibile – si fonde con l’eleganza musicale e la visione estetica di Mario Lorenzo Francese, l’altra metà del progetto. Insieme creano un universo sonoro che affonda le radici nel rock, nella canzone d’autore, nell’elettronica, ma che sfugge a ogni etichetta.

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Non è un caso che Matilda – attrice da red carpet internazionali, già partner di Nicole Kidman ne The Undoing – si sia innamorata non solo di un ragazzo, ma di un mondo. «Mi sarei innamorata di lui anche se avesse fatto il panettiere», dice, ma in fondo Alessandro è anche un po’ panettiere dell’anima: impasta emozioni, cuoce pensieri, serve canzoni calde di cuore e di poesia.

Nati in provincia – Cuorgnè, nel Canavese, Alessandro; Ivrea, Mario – i Santi Francesi sono figli autentici del Piemonte profondo e creativo. Un territorio che sa essere duro e romantico, dove le montagne spingono al silenzio e la bellezza passa dalle curve di un fiume o dalle crepe in un muro. La loro musica ne porta i segni: è aspra e dolce, minimale e potente, concreta e spirituale.

In un panorama musicale spesso ingessato da logiche di mercato, loro scelgono di restare veri. Scrivono a quattro mani, arrangiano ogni dettaglio, sperimentano senza tradire l’emozione. A Sanremo non hanno vinto, ma hanno lasciato il segno. L’amore in bocca è stata una carezza ruvida, un sussurro che brucia, un inno alla vulnerabilità.

E mentre il gossip si affanna sul loro amore, loro costruiscono bellezza. La De Angelis dice che tra loro «è scattato subito qualcosa» e che Alessandro «è stato coraggioso». Ma la verità è che entrambi – attore e cantante – sono artisti del rischio, funamboli dell’intensità. Si sono riconosciuti, prima ancora che innamorati.

Ora i Santi Francesi sono in tour, e ogni tappa è un rito collettivo, un momento di pura sospensione. Chi li ha ascoltati dal vivo lo sa: non si esce uguali da un loro concerto. Si esce con gli occhi lucidi e la voglia di vivere di più, di amare meglio, di sentire davvero.

In un’Italia che spesso ha paura della profondità, loro la abbracciano. E se Matilda si sarebbe innamorata anche di un panettiere, noi ci siamo innamorati – tutti – dei Santi Francesi. Perché la loro musica è pane quotidiano, poesia necessaria, rivoluzione gentile.

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