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28 Marzo 2025 - 13:37
Le Iene giocano con il fuoco: lo scherzo a Spalletti scatena la sua ira
Nel mondo del calcio, gli scherzi possono talvolta superare il limite, come dimostra l'ultima trovata del programma televisivo "Le Iene". Con l'ausilio dell'imitatore Edoardo Mecca, noto per la sua abilità nel riprodurre voci celebri, il programma ha orchestrato una serie di telefonate a diversi calciatori esclusi dalle recenti convocazioni della Nazionale italiana. Mecca, fingendosi il Commissario Tecnico Luciano Spalletti, ha contattato giocatori del calibro di Ciro Immobile, Davide Calabria, Mattia Perin, Lorenzo Pellegrini e altri, prospettando loro una convocazione in extremis per la partita di ritorno di Nations League contro la Germania.
La reazione dei calciatori è stata varia: Ciro Immobile, attualmente in forza al Besiktas, si è detto entusiasta all'idea di tornare in Nazionale, dichiarando: "Io sono felicissimo, anche per dare una mano dentro lo spogliatoio abbandono tutto e arrivo." Tuttavia, quando l'imitatore ha insinuato che il campionato turco fosse di livello inferiore, Immobile ha risposto con diplomazia, sottolineando l'importanza dell'esperienza in partite decisive.
Mattia Perin, portiere della Juventus, ha invece mostrato maggiore scetticismo, intuendo lo scherzo e rispondendo: "Mi stai prendendo in giro? Chi è il team manager della Nazionale?" Dimostrando una certa prontezza nel riconoscere l'inganno.
La situazione ha preso una piega più seria quando uno dei calciatori contattati, presumibilmente un ex giocatore dell'Inter, ha informato la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) dell'accaduto. Questo ha portato il vero Luciano Spalletti a intervenire direttamente, contattando l'autore dello scherzo. In una telefonata dai toni accesi, il CT ha espresso il suo disappunto: "Lo diamo ai carabinieri questo numero, visto che telefoni a destra e sinistra. Non me ne frega un cao chi sei. Tu stai telefonando a dei giocatori dicendo delle ca*te." Una reazione che evidenzia quanto l'allenatore non abbia gradito l'iniziativa del programma televisivo.
Questo episodio solleva interrogativi sull'opportunità di tali scherzi nel contesto sportivo, soprattutto considerando la pressione e le aspettative che gravano sui calciatori professionisti. Mentre l'intento potrebbe essere stato quello di intrattenere, l'effetto ottenuto è stato quello di irritare profondamente il selezionatore della Nazionale e, probabilmente, di mettere a disagio gli stessi giocatori coinvolti.
In un momento in cui la Nazionale Italiana è chiamata a ricostruire e consolidare il proprio gruppo, episodi del genere rischiano di minare la serenità dell'ambiente. È fondamentale che media e programmi televisivi considerino le possibili conseguenze delle loro azioni, evitando di oltrepassare quei confini che separano l'intrattenimento dal rispetto per i professionisti e le istituzioni sportive.
In conclusione, mentre l'umorismo e la leggerezza hanno certamente un ruolo nel mondo dello spettacolo, è essenziale che vengano esercitati con discernimento, soprattutto quando si tratta di figure pubbliche e di contesti professionali delicati come quello del calcio nazionale.
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