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Sanremo a Torino? Lo Russo apre alla Rai, ma invita alla cautela

Il sindaco: "Massima disponibilità, ma la decisione spetta a Sanremo e alla Rai"

Sanremo a Torino?

Sanremo a Torino? Lo Russo apre alla Rai, ma invita alla cautela

L'ipotesi di un Festival di Sanremo lontano dalla Liguria fa discutere e Torino si dice pronta ad accogliere la manifestazione, ma il sindaco Stefano Lo Russo invita alla prudenza. Nel corso della diretta radiofonica del martedì, ha espresso disponibilità totale ad ospitare la kermesse musicale nel Teatro Regio, considerato una location perfetta per un evento di questa portata. Tuttavia, ha sottolineato che la questione è ancora tutta da definire e che la scelta finale spetta alla Rai e al Comune di Sanremo.

Il vero nodo da sciogliere riguarda il marchio del Festival, che non è di proprietà della Rai, ma della città ligure. Una recente sentenza del Tar della Liguria ha imposto al Comune di Sanremo di mettere a gara l'assegnazione del marchio, eliminando l'affidamento diretto alla Rai, che ha impugnato la decisione. Il futuro della manifestazione, quindi, dipenderà dall'esito di questa vicenda legale e dalle scelte strategiche delle istituzioni coinvolte.

Se la Rai dovesse optare per un trasferimento, Torino sarebbe pronta ad accoglierla, ma al momento ogni ipotesi appare prematura.

L'idea di spostare il Festival della Canzone Italiana dalla sua storica sede porta con sé implicazioni simboliche significative. Sanremo è diventato sinonimo del Festival e un eventuale trasferimento rappresenterebbe una perdita di identità per l'evento stesso. Più che un semplice spettacolo musicale, Sanremo è un patrimonio culturale e storico legato alla sua città, al suo pubblico e alla sua atmosfera unica.

Torino potrebbe offrire strutture di grande prestigio, ma la magia del Festival rimane indissolubilmente legata al suo contesto originario. La questione, quindi, non è solo logistica, ma riguarda l'anima di un evento che ha segnato la storia della musica italiana. Per questo, qualsiasi cambiamento dovrà essere valutato con attenzione, affinché non si perda il legame profondo tra il Festival e la sua casa storica.

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