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Emergenza Covid, adesso mancano anche le bombole di ossigeno....!!!

Emergenza covid-19. In questi giorni ne sta venendo fuori un'altra: mancano le bombole d'ossigeno. A lanciare l’allarme sono stati alcuni pazienti che, effettuata la consueta richiesta alla farmacia di fiducia, si sono sentiti rispondere che non c’è certezza.  Quasi in contemporanea l'appello di alcune farmacie di Ivrea, Chivasso, Settimo e Ciriè da noi contattate proprio questa mattina: "Chiunque ne abbia le porti presso la farmacia dove saranno poi consegnate al fornitore per caricarle...".
Morale: senza i vuoti non è possibile ricaricarne di nuove dal momento che i magazzini forniscono ossigeno alle farmacie dietro consegna del vuoto.
Molte farmacie hanno un registro con i dati di chi prende la bombola e regolarmente vengono chiamati con l’invito a riportare i vuoti. In ogni caso l’ossigeno si ritira dietro ricetta medica quindi è il medico lo prescrive
La bombola di ossigeno è un salvavita e tenerle in casa senza alcun motivo vuol dire mettere a rischio la vita altrui.
Il problema è però che ce ne vorrebbero molte di più e la necessità di bombole è destinata ad aumentare nelle prossime settimane.
Capita tutto questo non foss'altro che i contagi non si fermano e non tutti i malati vengono ricoverati negli ospedali. Alcuni sono pazienti Covid-19 che vengono seguiti a casa da aggiungersi ai pazienti affetti da altre patologie come enfisema polmonare, insufficienza cardiaca o broncopneumopatia cronico ostruttiva.
Quasi inutile sottolinea che le bombole in questo momento sono fondamentali per poter aiutare la respirazione di chi, affetto da Covid-19, non è ricoverato in ospedale, ma sta affrontando il virus da casa.

Numero bombole e turn over punti critici della prima ondata Covid

Diverse aziende produttrici di gas medicinali denunciano un aumento anche del 200% del consumo di ossigeno ospedaliero e una difficoltà a stare dietro alle richieste di terapia domiciliare in particolare in relazione alle bombole. Per correre ai ripari, dall'Aifa a metà marzo era stata disposta una deroga in modo da prevedere il riempimento di bombole di ossigeno diverse (per colorazione e capacità) da quelle presenti nel dossier autorizzativo dell'azienda titolare di Aic, purché conformi agli standard per la sicurezza del paziente e degli operatori, dotate della certificazione di validità e delle indicazioni di collaudo, adeguate all'uso umano, bonificate e identificate in modo tale da prevenire confusioni con altri gas medicinali.
"Ci stiamo muovendo anche in questa direzione - aveva spiegato Antonello Mirone presidente nazionale di Federfarma - e siamo in contatto con le aziende perché tale disposizione venga attuata. Alcune aziende si sono già organizzate, per altre siamo ancora in attesa di risposta".
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