Un pubblico numeroso ha partecipato mercoledì scorso al Convegno “Imprenditoria femminile. Conciliazione fra vita lavorativa e vita familiare. Nuove opportunità” tenutosi presso il Bioindustry Park Silvano Fumero e organizzato dal Gruppo Imprenditrici Dirigenti per il Canavese (IDC) in collaborazione con Confindustria Canavese in occasione della XII Settimana della Cultura d’Impresa, e realizzato con il sostegno di Banca d’Alba e del Canavese, il Polo di innovazione bioPmed e AIDDA. “Il Gruppo Imprenditrici e Dirigenti per il Canavese ha scelto di affrontare il tema della conciliazione famiglia-lavoro, perché lo reputa un aspetto cruciale in tutti gli ambiti della nostra vita”, ha spiegato nella sua introduzione ai lavori Lilli Angela, Presidente del Gruppo. “E’ provato che con l’adozione di modelli organizzativi orientati anche alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, le imprese ottengono maggiore produttività. Nelle imprese che adottano sistemi di conciliazione, infatti, si assiste a un cambio di atteggiamento dei lavoratori i quali, sentendosi responsabilizzati, ascoltati e coinvolti, instaurano e rafforzano con il datore di lavoro un rapporto di reciproco rispetto...”. La moderatrice dell’incontro, la giornalista del Sole 24 Ore Manuela D’Ascenzo, ha però spiegato che non spetta soltanto alle aziende l’individuazione di soluzioni volte a migliorare la conciliazione tra vita lavorativa e vita famigliare. Anche Governi e parti sociali sono chiamati a promuovere e attuare politiche di conciliazione. Politiche che principalmente portino ad aumentare il tasso di occupazione generale assicurando così la crescita economica. Concetto chiaramente espresso in un intervento filmato dall’On. Roberta Angelilli (Deputato al Parlamento europeo, Prima firmataria della Dichiarazione scritta sull’Anno europeo per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita famigliare) che ha dichiarato che fornire un migliore sostegno alle misure di conciliazione permetterà alle donne e agli uomini, in tutti i modelli familiari, di avere una maggiore scelta per equilibrare la loro vita lavorativa e familiare sulla base delle loro necessità e preferenze individuali, e contribuirà altresì a raggiungere i principali obiettivi politici dell'UE. Dopo i saluti di Riccardo Bor, presidente del Bioindustry, il Fabrizio Gea presidente di Confindustria Canavese, ha rimarcato il fatto che alcune ricerche sfatano alcuni luoghi comuni, quali quello di ritenere che il bisogno di welfare sia avvertito prevalentemente dalle donne. Successivamente, Francesca Bonomo (Deputato Pd), Erminia Garofalo (Regione Piemonte) e Silvana Neri (Camera di Commercio) hanno illustrato le varie iniziative che sono già state messe in atto o che sono state programmate dalle Istituzioni per le quali operano e le stimolanti testimonianze di donne che hanno saputo conciliare sfera lavorativa e sfera familiare, riuscendo a vivere al meglio i propri molteplici ruoli. Tra queste ultime Alberta Pasquero (AD del Bioindustry Park e presidente del Consorzio Insediamenti produttivi), di Franca Audisio Rangoni (Presidente nazionale AIDDA e AD di Dual Sanitaly Spa) e di Maria Luisa Cosso (Presidente Corfina SrL, presidente Fondazione Cosso, past president AIDDA Piemonte).
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