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08 Febbraio 2015 - 16:08
biotecnologia
Quali sono gli ingredienti per creare sviluppo attraverso la scienza? Qual è il percorso che porta un ricercatore a diventare imprenditore? Come nascono e crescono le imprese della Salute? Come la ricerca scientifica può arrivare al mercato e impattare davvero sulla vita dei cittadini? Quali sono gli strumenti - anche politici - da utilizzare per la valorizzazione dei nostri talenti e rafforzare la competitività delle nostre imprese? Che ruolo può svolgere in questo campo un Parco scientifico e tecnologico?
Di tutto questo s'è parlato nella giornata di mercoledì 28 gennaio al Bioindustry Park "Silvano Fumero", in occasione dell'incontro di studio "La scienza come opportunità". Presenti professori e ricercatori accademici, imprenditori di successo e rappresentanti di piccole e grandi imprese. Ciascuno ha portato testimonianze e riflessioni, sia a livello locale che internazionale.
Ponendo naturalmente, come modello di sviluppo, il Bioindustry, Parco Scientifico specializzato nelle Scienze della Vita e nella Salute Umana, con il suo bioPmed, Polo di Innovazione costituito nel 2009 con l’intervento della Regione Piemonte.
Fabrizio Gatti, presidente di Finpiemonte, ne ha parlato come di "una importante realtà che ha dimostrato di poter attrarre e fidelizzare grandi ed importanti imprese". I relatori industriali (AAA, Bracco e Merck-Serono), non a caso, hanno scelto da tempo Colleretto.
"Giornate come questa - sottolineano Alberta Pasquero, Amministratore Delegato del Parco, il Presidente di Bioindustry Park Riccardo Bor, e Gabriele Mazzoletti, Presidente della Associazione cluster innovativo salute umana bioPmed - sono occasioni preziose di confronto e riflessione per capire meglio come essere più competitivi, avendo chiaro che lo sviluppo del territorio si costruisce con alleanze nazionali ed internazionali”.
Tra i presenti l’Assessore regionale Giuseppina De Santis e la Professoressa Roberta Siliquini, Presidente Consiglio Superiore Sanità che ha richiamato la forte necessità di fare sistema e di assegnare le risorse dedicate alla ricerca ed al trasferimento tecnologico. Basta pensare che oggi il sistema della Salute in Piemonte conta circa 400 imprese, con oltre 7000 addetti e un fatturato complessivo di oltre un miliardo di euro. Le pubblicazioni scientifiche sono di livello internazionale, i centri ricerca e formazione sono di eccellenza, i laureati altamente qualificati e il sistema degli incubatori strutturato e ben supportato da strumenti agevolativi per le imprese innovative.
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